“Non credo sia opportuno ingigantire un piccolo disguido”. Corrado Sabatini, presidente della Commissione di studio sulla frana di Palazzo d’Avalos, getta acqua sul fuoco delle polemiche e invita l’opposizione a non attaccarsi alle formalità, perché “la Commissione è stata istituita con funzioni tecniche, di stimolo e di sostegno alle procedure di ripristino e consolidamento del muraglione dei giardini di Palazzo d’Avalos e non come un’opportunità di fare campagna elettorale”.
Sabatini precisa di non aver intenzione di “rispondere nel merito delle polemiche contro l’assessore regionale Mazzocca. Sarà lui a farlo, se lo ritiene opportuno. Per ciò che mi riguarda, invece – sottolinea l’ingegnere – voglio ricordare che, con gli altri membri della Commissione consiliare, c’è un accordo molto chiaro: ci riuniamo ogni 15 giorni. Un’intesa in base alla quale ho dato per scontato che non fosse necessaria, di volta in volta, una formale convocazione delle sedute. Se poi c’è qualcuno che si vuole aggrappare alle formalità per fare polemica, allora chiedo scusa di questo piccolo disguido che, però, non va ingigantito, anche perché io e i consiglieri Desiati e D’Alessandro”, gli unici tre presenti all’ultima riunione, “abbiamo avuto notizie sullo stato di avanzamento delle procedure dall’ingegner Luca Giammichele, tecnico del settore Lavori pubblici del Comune di Vasto e segretario della Commissione, che ci ha dato importanti ragguagli tecnici: l‘ingegner Totaro di Atessa, incaricato dal Genio civile regionale, ha ultimato il progetto di consolidamento, che prevede la realizzazione di un muro di cemento armato, che poggerà su una piastra di fondazione alta un metro e larga cinque metri. Credo che la sostanza debba prevalere sulla forma: l’importante è che l’iter proceda il più velocemente possibile con l’obiettivo di restituire i giardini d’Avalos alla piena fruibilità”.