“Eravamo già partiti con i lavori in vista dell’apertura per le vacanze di Pasqua. E invece ecco cosa è successo”. Ha il volto sconsolato la signora Maria Cilli mentre osserva per l’ennesima volta lo stato in cui si presenta il camping Europa. È la madre di uno dei due soci del campeggio della riviera al confine tra Vasto e San Salvo. L’esondazione del torrente Buonanotte [il video], giovedì scorso, è stata devastante anche per la struttura ricettiva, oltre che per i complessi residenziali nel comune di San Salvo [il video] e per il vivaio dall’altro lato della statale 16. La forza delle acque è stata impressionante, ha abbattuto il muro di recinzione del camping, accanto al tracciato della pista ciclabile, e ha trascinato via tutto ciò che c’era. Qui si lavora da una settimana ma c’è ancora molto da fare. I segni della piena sono ben evidenti ovunque. Muri trascinati via dall’ondata di piena, lampioni spezzati, le canne che crescevano lungo il corso del Buonanotte sono sparse sul terreno.
Lungo i viali dell’Europa si notano anche degli elettrodomestici ricoperti di fango. “Cucine e frigoriferi erano conservati in un locale – spiega Maria -, vedete dove sono andati a finire”. A bungalow e roulotte non è andata meglio rispetto alle abitazioni al pianterreno dei residence di San Salvo Marina. C’è una coppia impegnata nella pulizia dei loro spazi. Ci invitano ad entrare. “Ora è pulito – dicono indicano il pavimento che è ancora sporco di fango -. Qui l’acqua arrivava ad un metro di altezza”. Stessa sorte è toccata al ristorante. Il locale è stato già ripulito, non senza fatica, dai titolari del camping Europa e dagli operai che da giorni lavorano senza fermarsi un attimo. “Non riesco a guardarmi attorno senza stare male”, racconta la signora Maria. La sua famiglia è originaria di Torrebruna. “D’inverno sto al paese, ci sto bene. Ma d’estate la mia casa è questa da più di trent’anni. Abbiamo fatto sacrifici, io e mio marito, poi mio figlio. E ora? Ecco cosa ci rimane”.
Per i titolari del camping Europa c’è anche tanta rabbia. “È passata una settimana ma qui non si è fatto vedere nessuno – racconta uno dei due soci -. Siamo abbandonati a noi stessi, nessuno che sia venuto a vedere cosa ci è successo, che sia venuto a chiederci come stiamo. Abbiamo fatto anche un esposto per evidenziare la criticità della nostra situazione, ma niente di niente”. Attorno al camping, verso San Salvo, c’è il tracciato della pista ciclabile. “Noi possiamo rimettere a posto tutto qui all’interno del campeggio e lo faremo. Ma se non viene risistemata l’area della pista ciclabile lavoriamo inutilmente. Sono state solo posizionate delle transenne e poi non si è visto più nessuno”. Sotto accusa lo stato del torrente. “Da dieci anni non viene effettuata la pulizia ed ecco quel che è successo”, dice amaramente il titolare dell’Europa.
C’è da rimboccarsi le maniche anche perchè l’estate, per la struttura ricettiva, è più vicina di quel che potrebbe sembrare. “Avevamo già delle prenotazioni per le vacanze di Pasqua, per il pranzo di pasquetta. Abbiamo dovuto chiamare e disdire perchè non saremo certamente pronti per quella data”. Una prima stima dei danni è stata fatta, anche se man mano che si va avanti con i lavori ci si rende conto di quanti pesanti siano state le conseguenze di quanto accaduto una settimana fa. “Ombrelloni, lettini, sdraio, elettrodomestici, tutto sarà da ricomprare”, commenta amaramente la signora Maria. Arrivano un altro mezzo meccanico e un camion con del materiale per proseguire nei lavori. Non ci si ferma mai, nella speranza che quello che sembra un brutto incubo, ma invece è dura realtà, possa finire al più presto. E che quanto accaduto sia un monito per tutti i soggetti interessati affinchè non debba più ripetersi.