“Sto aspettando un’offerta scritta dall’azienda interessata. Senza un pezzo di carta non dico nulla“. Giovanni Lolli, assessore alle attività produttive e alla crisi industriale della Regione Abruzzo, continua a mantenersi in contatto con l’azienda automotive che sembrerebbe interessata alla riconversione della Golden Lady di Gissi ma al momento di novità non ce ne sono. Ormai si aspetta una risposta da quasi due mesi. L’incontro in Regione dello scorso 18 febbraio, in cui si sarebbero dovute gettare le basi per far ripartire l’attività industriale in contrata Terzi, è stato rinviato [l’articolo]. Da allora più nessun aggiornamento, nonostante le continue pressioni dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali.
“Li chiamo tutti i giorni – spiega Lolli -, gli sto addosso“. L’attesa è per una lettera di intenti rispetto al processo di riconversione. Lettera che però non arriva mentre il tempo passa e le oltre 300 persone rimaste senza lavoro ormai allo stremo. Stando agli annunci di due mesi fa, l’azienda del settore automotive legata al gruppo FCA, sembrava davvero interessate ad avviare una produzione nei capannoni in Val Sinello. Ma, visto che la concretezza tarda ad arrivare, da più parti iniziano ad esserci dubbi su questa riconversione-bis. Dalla Regione, come ricordato da Lolli a più ripresa, c’è stata grande disponibilità nella concessione di risorse ed agevolazioni per la rioccupazione degli ex Golden Lady. Ma, di fatto, nulla ancora accade.
La speranza, che si riduce ormai ogni giorno che passa, è che in tempi brevi la situazione possa sbloccarsi, altrimenti sarà il caso di valutare altri percorsi per ridare dignità alle lavoratrici e ai lavoratori.