Si è tenuto ieri mattina, presso l’Aula magna dell’Istituto F. Palizzi di Vasto, l’incontro per la presentazione dell’area di progetto realizzata dagli alunni della V A Costruzioni Ambiente e Territorio sul tema La frana del ’56 tra memoria e presente. All’incontro, moderato dall’architetto Maria Bruna Scarano, hanno partecipato il dirigente scolastico Gaetano Fuiano, Darlene Chioditti, della classe che ha redatto il progetto, l’assessore Marco Marra, il geologo Elio Bitritto (Ordine dei Geologi della Provincia di Chieti), il geologo Luigi Di Totto (Associazione Professionisti del Vastese), il geometra Giampiero La Palombara (Collegio Geometri della Provincia di Chieti), l’architetto Mauro Latini (Ordine Architetti della Provincia di Chieti) e l’ingegner Antonio Rossi (Ordine Ingegneri della Provincia di Chieti).
“La formazione – ha sottolineato il dirigente scolastico nel suo indirizzo di saluto – da un lato dev’essere mirata all’aspetto generale, ma dall’altro deve riuscire a dare competenze specifiche in sintonia con il contesto territoriale in cui opera. In questo senso si inserisce quest’area di progetto realizzata dalla V A Cat, in collaborazione con i docenti e il Comune di Vasto”. Il dottor Fuiano ha poi annunciato per l’anno prossimo la preparazione di un nuovo progetto sulle Transition Town che – se approvato – porterà 15 studenti del Palizzi nei paesi europei più avanzati rispetto a questo tipo di progetto che implementa le costruzioni sostenibili, ovvero Gran Bretagna, Irlanda, Svezia o Danimarca.
A seguire, il saluto dell’assessore Marco Marra, il quale ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra gli enti locali e le scuole: “Questa è la formula giusta, i Comuni hanno bisogno delle energie delle scuole. Anche rispetto alle Transition town sarebbe interessante inserire l’aspetto della mobilità sostenibile, purtroppo ancora oggi troppo trascurato”.
È stata poi la studentessa Darlene Chioditti a spiegare il progetto in corso di realizzazione, che ha appena superato il primo step, con la fase dell’analisi, attraverso la realizzazione di pannelli informativi sulla frana del ’56 che il Comune posizionerà in via Adriatica.
“Due sono i motivi che ci hanno spinto a scegliere questo argomento” ha spiegato Darlene Chioditti. “Il primo è di carattere storico, in quanto ci siamo accorti che non solo i turisti, ma anche i vastesi non erano compiutamente informati su questa parte di storia della città; il secondo è legato al problema del dissesto idrogeologico di cui Vasto risente ancora oggi. In questa prima parte ci siamo limitati all’analisi di quello che è successo, mentre le fasi successive saranno dedicate agli interventi possibili. Il nostro sogno, naturalmente, è quello di poter vedere realizzato il nostro progetto”.
Spazio, infine, agli interventi tecnici di ingegneri, architetti e geometri, che hanno affrontato la vicenda sotto l’aspetto puramente tecnico.