A Vasto c’è un “diffuso degrado edilizio con tante cattedrali nel deserto sparse per tutto il territorio comunale: palazzi costruiti, condomini lasciati a metà che come scheletri appaiono sull’orizzonte della città, non ultimo il palazzo nel tratto nord della circonvallazione Istoniense, mai ultimato, habitat naturale di drogati e famiglie senza fissa dimora. Più volte sono state fatte segnalazioni alle forze dell’ordine e sono stati fatti sopraluoghi da parte dei vigili riscontrando quanto denunciato… ebbene, sono passati 5 giorni dall’ultima segnalazione ed ancora all’interno di quello stabile vi stanziano e vivono indisturbate in alloggi di fortuna, dormendo per terra e al freddo, famiglie con bambini di 2/3 anni, senza luce, acqua e con escrementi sparsi un po’ ovunque. Per quanto tempo dobbiamo sopportare tutto questo?”. Lo scrive Giuseppe Medda, lettore di Zonalocale.it, in una lettera aperta indirizzata al sindaco di Vasto, Luciano Lapenna.
La lettera – “Mi chiamo Giuseppe Medda e vivo da 30 anni nella nostra splendida città – ci sono venuto per lavoro e me ne sono innamorato percorrendo giorno dopo giorno le sue strade con i mezzi pubblici (nota dolente, quali mezzi!), in auto, in bicicletta (stando molto attento alle buche), ma soprattutto a piedi data la mia instancabile passione per la camminata.
E’ vero, molti passi avanti sono stati fatti (dai suoi predecessori) – sostiene Medda – nel migliorare la vivibilità della città e dei suoi spazi: penso alla pedonalizzazione del centro, penso al meraviglioso Parco Urbano, penso alla valorizzazione del palazzo d’Avalos, penso al moltiplicarsi delle piste ciclabili (quali piste ciclabili), non si illuda, Lei ha fatto molti passi indietro.
E’ altrettanto vero che nel corso di questi anni sono stato testimone del continuo, incessante ed esponenziale aumento del degrado del territorio; non sto qui ad elencarglielo, basti pensare, uno su tutti, alle palme di Vasto Marina: che aspetta a farle togliere e sostituire?”.
Nel camminare lungo le strade del territorio comunale “purtroppo ho constatato la sporcizia, l’immondizia capillarmente distribuite ovunque.
Non è possibile, o meglio, accettabile – e sono profondamente indignato e amareggiato – che ovunque butti l’occhio ci sia del pattume sparso: lungo tutte le vie cittadine mozziconi, cartacce, plastiche, sacchetti del pattume, escrementi, lattine, bottiglie… stessa cosa dicasi lungo le belle piste ciclabili, lungo i corsi d’acqua, canali, scoline o fossi che siano: a quasi ogni spazio verde della città, aiuola pubblica, o albero fa compagnia immondizia varia”.
Ma “il degrado non è solo a terra, è anche e non meno grave su tanti muri di Vasto: monumenti, abitazioni storiche, case moderne, cabine elettriche, pali, sottopassi, muri di recinzione imbrattati con ogni sorta di graffito e scritta, la maggior parte delle quali non si può certo chiamare arte…
Inoltre, “c’è il diffuso degrado edilizio con tante cattedrali nel deserto sparse per tutto il territorio comunale: palazzi costruiti, condomini lasciati a metà che come scheletri appaiono sull’orizzonte della città, non ultimo il palazzo nel tratto nord della circonvallazione Istoniense, mai ultimato, habitat naturale di drogati e famiglie senza fissa dimora. Più volte sono state fatte segnalazioni alle forze dell’ordine e sono stati fatti sopralluoghi da parte dei vigili riscontrando quanto denunciato… ebbene, sono passati 5 giorni dall’ultima segnalazione ed ancora all’interno di quello stabile vi stanziano e vivono indisturbate in alloggi di fortuna, dormendo per terra e al freddo, famiglie con bambini di 2/3 anni, senza luce, acqua e con escrementi sparsi un po’ ovunque. Per quanto tempo dobbiamo sopportare tutto questo?”:
“Come cittadino – scrive Medda – sono arrabbiato e non sono più disposto ad accettare questo scempio nei confronti della bella Vasto”.
Infine “voglio fermamente credere che con la buona volontà di tutti noi si possa migliorare la situazione di degrado e ricostruire Vasto giorno dopo giorno in un ideale di bellezza perseguito con fiducia e costanza.
Ringrazio sin da ora per l’attenzione riservatami e per la cortese risposta che attendo con ansia da parte della segreteria del sindaco, meglio ancora se direttamente da lei, sindaco”.