È in fase di registrazione l’ultimo album di Alessio Creatura, cantautore vastese da tempo trapiantato in Romagna, che ha deciso di regalare ai fan un anticipo dei tredici inediti contenuti nell’album, con il singolo Cerco trasparenza, uscito a febbraio.
Artista eclettico, lo abbiamo lasciato nell’estate 2013 con L’amore anche d’estate (qui articolo e video), un frizzante e solare inno agli amori spensierati e lo ritroviamo con una nuova canzone, di tutt’altro impianto; una ballata introspettiva e intima molto lontana dagli echi dell’ultima allegra uscita estiva.
Qual è il segreto per poter cambiare registro, senza perdere la propria identità musicale?
“Credo che sostanzialmente non ci sia nessun segreto, – spiega Alessio – bado semplicemente ad essere me stesso, nella vita come nella musica. Sì, nel 2013 avevo voglia di divertirmi e divertire, avevo voglia d’estate, di vivere quelle emozioni estive che non provavo da un po’ di anni, per tutta una serie di motivi. Così ecco L’amore anche d’estate una provocazione ironica sull’esistenza dei veri sentimenti, dell’amore. Anche in alta stagione, quando gli animi si lasciano andare a storie di passioni passeggere. Anno 2015, Cerco trasparenza si inserisce all’interno di un nuovo progetto più ampio, un vero e proprio concept album, che affronterà un duro percorso all’insegna della trasparenza, tra deliri e debolezze dell’animo umano. Un album che tratterà tematiche legate al sesso, agli abusi di potere, alle smodate ed insane ambizioni, ma anche tematiche legate alle incompatibilità di carattere e personalità all’interno della vita di coppia. Non mancheranno certo alcune piacevoli e leggere sorprese per stemperare un po’ quell’atmosfera ricca di spunti riflessivi, provocazioni, profondità e stati d’animo, ma ricca anche di nuove sonorità accattivanti ed attenti e maturi arrangiamenti. Per cui non è un caso che io abbia voluto rappresentare quello che sarà il nuovo lavoro discografico con questo singolo molto introspettivo, che suggerisce poi la linea di concetto su cui si muoveranno tutti i brani. Oggi sono davvero alla ricerca di sincerità e trasparenza”.
Che legame c’è tra la foto della copertina dell’album, mano nella mano con un bambino, e il tema della canzone?
“Poter contribuire alla creazione delle mie copertine è un aspetto che mi diverte moltissimo, anche grazie alla formazione che ho avuto all’Istituto d’arte di Vasto, per cui la mia è anche deformazione professionale. La realizzazione della copertina è il frutto di una collaborazione tra me ed il grafico Carlo Maceroni, un carissimo amico di vecchia data e gran professionista. Avevo bisogno di un’immagine che rappresentasse bene un concetto, quello dell’affrontare un percorso all’insegna della trasparenza. A dire la verità la canzone nasce dall’esigenza di riscoprirmi bambino, il bambino per me rappresenta ciò che di più puro e trasparente esiste in questo mondo, nella sua immediata sincerità, schiettezza, entusiasmo, energia vitale, privo di pregiudizi, di malizia, di ambiguità. Qual miglior compagno per affrontare un viaggio proprio alla riscoperta di questi valori? Così ho scelto come immagine della copertina uno scatto fotografico ritoccato a mo’ di schizzo, in cui mi si vede mano nella mano con un bambino (che rappresenta ovviamente me da piccolo) intenti ad affrontare un viaggio, un cammino di riscoperta. Ecco credo che la potenza di questa immagine sia inscindibile dal titolo della canzone. Tutto il concetto, poi, si è riversato anche nel video del brano, dove finalmente a fine del percorso riesco a tornare bambino e ad abbandonare per strada l’adulto che era in me”.
Nel testo della canzone c’è un riferimento importante ai labirinti. Quali sono, nella vita e nella musica, quelli da cui è più difficile districarsi? E ne avevi in mente uno preciso, mentre hai scritto la canzone?
“Ah bella domanda! Il labirinto che c’è in me è rappresentato dalla quotidianità persa tra mille vizi, tentazioni, debolezze, pigrizie e sconforti. Bisogna stare sempre attenti, poi, che alla fine dei conti non si finisca per restarci, in questi labirinti, e soprattutto per farceli piacere, rinchiusi in una sorta di limbo, di torpore della coscienza. Quando ho scritto la canzone avevo in testa proprio l’immagine del bambino che non ha grandi dipendenze, se non quelle d’amore verso i propri genitori, verso il gioco e verso tutto quello che ha un buono e sano sapore. È crescendo che cominciamo ad avvertire la necessità di costruire la nostra personalità su cose futili, a girarci intorno come satelliti impazziti, irretiti gravitazionalmente dal sesso, dalle ambizioni, dal potere, dall’immagine, dall’egoismo, da tutto ciò che a noi pare amore, ma che di amore ha ben poco. Queste solo alcune delle debolezze che ci rendono vittime. È inutile essere ipocriti, tutti noi ogni santo giorno ci dobbiamo fare i conti e l’imporci di non dover perseguire questi insani istinti ci rende persone frustrate e vuote, che non riescono a costruire una vita al di fuori di questo Truman Show collettivo. Io sono il primo ad esserci dentro fino al collo”.
Il bisogno di trasparenza cosa comprende? E perché è così importante come concetto?
“Il bisogno di trasparenza per me comprende la capacità di accettarsi con tutti i propri limiti e renderli pubblici, sinceri, rimanere nudi davanti al mondo, accettarsi non vuol dire avere un alibi per poter fare quello che si vuole nel bene e nel male, ma prendere coscienza della propria personalità, dei propri istinti, del proprio carattere, dei propri difetti e delle proprie virtù, cercando sempre di prendersi le proprie responsabilità, su ogni scelta, e di fare il meno danno possibile a chi ci sta accanto. È un lavoro artigianale, la trasparenza, va intagliata sulla propria persona”.
Questo e molto altro rappresenta Cerco trasparenza, l’ultimo singolo di Alessio Creatura, che potete apprezzare nel video ufficiale che segue.