Dopo le rivendicazioni del consigliere Antonio Monteodorisio (leggi qui l’articolo) e del vicesindaco Vincenzo Sputore (leggi qui l’articolo), si allunga la lista dei padri, rispetto alla questione del reinserimento dei lavori per il campo comunale della 167 tra le opere finanziate dalla Regione Abruzzo con fondi europei.
La terza rivendicazione (presumibilmente non l’ultima, a questo punto), col corredo di critiche alla risposta di Sputore, arriva dall’opposizione in Consiglio regionale: “Il vicesindaco con le sue affermazioni, oltre a fare un autogoal clamoroso, conferma che, probabilmente, non conosce la vicenda e la storia dei fondi ex-Pain – scrive infatti il consigliere di Forza Italia Mauro Febbo – e il torto che avrebbe subito anche la città di Vasto se non fossimo intervenuti come gruppo di minoranza per bloccare e denunciare una delle sveltine messe in campo da parte del Governo regionale di centrosinistra. Devo inoltre constatare, questo ancora più grave, che Sputore forse non si è accorto neanche della clamorosa retromarcia, come si evince dalle delibere di Giunta, fatta dal suo presidente D’Alfonso che è tornato sui suoi passi dovendo riconfermare le scelte del precedente Governo di centrodestra. Sono convinto – rimarca Febbo – che il suo sindaco si è recato dall’assessore regionale ai Lavori pubblici proprio per convincere la Giunta a confermare i fondi per le opere già inserite e approvate nella delibera di Giunta n. 660 del 14 ottobre 2014. Peraltro invito il vicesindaco a non arrampicarsi sugli specchi con la giustificazione del suo inserimento del campo della 167 all’interno del Piano triennale delle Opere pubbliche e a distinguere la natura del finanziamento che, sono convinto, era inserito appunto come opera realizzata attraverso i fondi ex-Pain. Quindi – conclude Febbo – il solerte vicesindaco invece di difendere l’indifendibile dovrebbe solo ringraziare i suoi ex amici di partito e stare più attento alle nebulose manovre messe in campo dal ‘suo’ PD“.