“Te ne sei andato in punta di piedi come era nel tuo stile di persona seria e discreta. Sai, invidiavo molto la tua calma, la tua pacatezza, il tuo essere riflessivo. Queste caratteristiche hanno fatto di te un punto di riferimento ed una persona stimata”. Così Gabriele Marchese, ex sindaco di San Salvo, ricorda Panfilo Di Silvio. Oggi il corpo senza vita dell’ex sindaco di Cupello partirà per il suo ultimo viaggio: da Bologna a Cupello, dove in municipio verrà allestita la camera ardente. Domani le esequie funebri.
“Ci siamo conosciuti da ragazzi, siamo stati amici e compagni di tante battaglie”, ricorda Marchese.
“Abbiamo condotto assieme a tanti altri lotte per la terra, il lavoro, la democrazia, i diritti civili. Siamo andati avanti sempre a testa alta. Volevamo cambiare il mondo, in noi vi era voglia di libertà, sete di giustizia. Volevamo riscattare una condizione di sofferenza delle fasce sociali più deboli. Ci siamo battuti per dare migliori condizioni di vita alle nostre popolazioni. Abbiamo avuto la fortuna di militare in un grande Partito, il Pci, che ci ha insegnato ad essere militanti, dirigenti ed amministratori.
Siamo stati eletti Sindaci delle nostre comunità mettendo al servizio della popolazione il nostro entusiasmo, la nostra voglia di fare.
Abbiamo amministrato enti ed istituzioni mettendo al primo posto l’interesse pubblico, il bene comune di tutti i cittadini.
I nostri affetti, le nostre famiglie, sono passate in secondo piano rispetto alla missione che avevamo di fronte a noi.
Grazie anche al nostro lavoro, le nostre cittadine, il nostro territorio è cambiato in meglio.
Sono state realizzate tante opere.
Abbiamo contribuito alla crescita dell’Abruzzo.
Grazie per quello che hai fatto e di avermi donato la tua amicizia.
Caro Panfilo, ti voglio ricordare come una persona perbene, un uomo onesto, un bravo professionista e un ottimo amministratore”.