“Le scrivo per manifestarle la delusione e la mortificazione di chi in questi anni, i peggiori anni della nostra vita, si è impegnato politicamente perché candidato, votato con la preferenza ed eletto; perché investito di esercitare, nel ruolo di oppositore, in un clima inciucista e consociativo, l’attività di pungolo, di controllo e, ove necessario, di denuncia”. Davide D’Alessandro, consigliere comunale indipendente d’opposizione, scrive a Giampiero Di Florio, nuovo procuratore di Vasto, per porre all’attenzione del capo della Procura di via Bachelet alcune divenute nel recente passato oggetto di scontro politico.
Teatro Rossetti – “Ho presentato, circa un anno fa, un esposto perché il Direttore artistico del Teatro Rossetti, regolarmente pagato dall’Ente, ha emesso e riscosso per anni fatture per 25 mila euro per noleggiare sue attrezzature al Teatro da lui diretto. È normale? È legale?”.
Parcheggio multipiano – “Ho scritto più volte di un Parcheggio Multipiano regalato a 1.000 euro al mese per 30 anni a un imprenditore. La struttura, oggi arricchita anche di un’antenna di telefonia mobile, non risulta accatastata come, del resto, altri siti della città. Una parte del terreno espropriato non risulta neppure pagato. È normale? È legale? I cittadini sono costretti giustamente ad accatastare e il Comune non accatasta? L’amministrazione Lapenna, quanto a patrimonio pubblico, non sa mai dirci con esattezza che cosa possiede. Rilievi critici sono stati mossi in tal senso anche dalla Corte dei conti. Inoltre, quante strutture pubbliche, frequentate quotidianamente da cittadini ignari, sono a norma con le autorizzazioni dei Vigili del fuoco?”.
Polizia municipale – “Il Corpo di Polizia municipale, non quattro facinorosi, alcuni mesi fa, si è recato compatto, in una giornata di sciopero, sotto le finestre del Comune per urlare al primo cittadino: ‘Lapenna, vattene a casa, ma prima ripristina la legalità’. Oggi il Diccap chiede l’annullamento del Bando per la nomina del nuovo Comandante, perché non rispetterebbe la legge. Invece di prendere in esame la gerarchia interna e il possesso della laurea, si richiedono non meglio precisati requisiti culturali che saranno valutati con ampia discrezionalità da un Dirigente. Chi deve vincere non è laureato?”.
Concorsi pubblici – “A proposito di bandi, in città ormai mi chiamano il profeta. Sa perché? Perché indovino i vincitori, e li comunico alla stampa, non al notaio, con mesi di anticipo. Ma non sono un profeta, poiché con le partite di calcio non indovino mai. È con l’amministrazione Lapenna che non sbaglio un colpo. Troppo facile. L’11 novembre scorso ho inviato un’email alla stampa con i nomi dei vincitori delle nuove Posizioni organizzative in seno al Comune. A gennaio sono stati ufficializzati i nomi. Puntualmente, non ho sbagliato un colpo. Ho fatto anche il nome del nuovo Comandante dei Vigili urbani. Aspetto l’ufficialità”.
“Questa è un’amministrazione che esordì, nel lontano 2006, con il Sindaco fedele copiatore, parola per parola, del discorso d’insediamento del collega di San Benedetto del Tronto, esponendo le Istituzioni a una colossale brutta figura di risonanza nazionale.
Questa è un’amministrazione che per mesi ha negato ai consiglieri di minoranza l’elenco delle posizioni debitorie dell’Ente invocando comicamente il rispetto della privacy. Quando la Commissione del Consiglio dei Ministri le ha imposto di mettere lo stesso a nostra disposizione, abbiamo scoperto, grazie al certosino lavoro del collega Desiati, che il Comune di Vasto, fino al 31 dicembre 2012, vanta crediti per 5 milioni di euro. A fine 2014, senza trascurare i mancati pagamenti sugli oneri di urbanizzazione, potrebbero essere ragionevolmente più di 7. Intanto, i cittadini che pagano i tributi continuano a essere tassati a più non posso.
Questa è un’amministrazione che spende un quarto del proprio bilancio per la raccolta dei rifiuti, oltre 7 milioni di euro annui nelle casse di Pulchra e Civeta. Lei accetterebbe la decurtazione di un quarto del suo stipendio per pagare la bolletta dell’immondizia?
Questa è un’amministrazione che ha buttato 600mila euro per realizzare una Pista ciclabile mai inaugurata, già fatiscente e da rifare. Sa quanto è stato speso per pagare un video sulla stessa? 40 mila euro! Uno sperpero di denaro pubblico senza precedenti.
Questa è un’amministrazione che assiste al crollo della città (ultima, clamorosa evidenza il muro che si sbriciola sotto Palazzo d’Avalos) senza battere ciglio. Vogliamo, come consiglieri di minoranza, che siano individuate le responsabilità, poiché non può essere sempre colpa delle calamità naturali.
Questa lettera è aperta. Non pretende alcuna risposta. L’unica risposta che attendo – conclude D’Alessandro – è che la distanza tra giustizia e politica, tra palazzo di giustizia e palazzo di città, si trasformi in vicinanza, nel rispetto scontato delle reciproche prerogative”.