“I cittadini non sono più sicuri neanche dentro le loro case”. Vogliono scrivere al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lo annunciano Stefano Moretti (associazione Antimafia Abruzzo) e Riccardo Alinovi (associazione Codici-centro per i diritti del cittadino) dopo rapine e incendi dolosi che in questi giorni sono accaduti a Vasto e nel Vastese.
“Al sindaco Lapenna chiediamo perché, ad oggi, non è stata installata la videosorveglianza che sarebbe utile alla città e alle forze dell’ordine. Sono passati 10 anni di promesse non mantenute nei confronti dei cittadini vastesi. Ora basta, nei prossimi giorni raccoglieremo le firme per denunciare l’amministrazione comunale per omissioni”, annunciano i referenti locali dei due sodalizi.
I portavoce delle due associazioni si dicono “fortemente preoccupati” circa le attività di presidio e controllo del territorio “per lo scarso numero di unità” delle forze dell’ordine.
La criminalità fa paura e “tutto questo avviene alla luce del sole e nell’indifferenza delle istituzioni e delle forze politiche”.
“L’associazione Codici e l’Osservatorio Antimafia chiedono un incontro immediato con il procuratore capo Di Florio, con il generale dei carabinieri ed il questore”, annunciano Alinovi e Moretti. “Invieremo al presidente della Repubblica, al ministro degli Interni, al procuratore nazionale antimafia, al generale Gallitelli, al capo della polizia” un resoconto sulla “situazione vastese”.