Sono stati individuati e fermati i responsabili di numerosi furti avvenuti all’interno di auto in sosta tra i comuni di Ortona, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo. A porre fine all’escalation di furti, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Vasto, che tra il 7 e l’8 febbraio, tra Vasto e Pescara, hanno eseguito 2 ordinanze di custodia cautelare, su delega del dottor Giancarlo Ciani, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Vasto che ha coordinato le indagini sui numerosi episodi di furti. Sono stati così identificati e fermati B. V., di 21 anni e D’A. P. di 37 i quali, secondo l’accusa, oramai da tempo avevano creato fra loro una sorta di “alleanza” dedita in maniera stabile ai furti su autovetture.
Come ricostruito dal Comando provinciale, i carabinieri hanno verificato che i due, sempre a bordo di una Volskwagen Golf nera (motivo della scelta del nome all’operazione), hanno messo a segno numerosi furti fra i comuni di Ortona e San Salvo. Al momento si indaga su 50 furti e di certo a carico degli interessati ne vengono attribuiti almeno 8. Le investigazioni hanno messo in luce che gli arrestati avevano ben chiaro gli obiettivi dove colpire. I furti, non a caso, avvenivano su autovetture parcheggiate nei pressi di palestre, piscine, scuole, cimiteri, asili nido; infatti, proprio in questi luoghi, spesso per necessità, venivano lasciate all’interno dei mezzi, sotto i sedili o nel porta oggetti, borse, portafogli con documenti e soprattutto carte di pagamento con relativi codici pin. Subito dopo i furti, i bancomat e le carte di credito venivano utilizzate in maniera fraudolenta presso sportelli ATM oppure in esercizi pubblici.
“I delitti in esame – rimarcano dal Comando provinciale – sono reati che possono colpire tutti, ma soprattutto mamme che accompagnano e/o riprendono i propri figli da scuole, palestre, piscine ecc.; pertanto, l’Arma dei carabinieri non abbasserà mai la costante attenzione sui predetti reati. Ad ogni modo, è doveroso rammentare a tutti i cittadini di non lasciare mai i codici pin su appunti tenuti assieme alle relative carte di pagamento“.