Ancora tagli nei piccoli comuni del Vastese. Al centro dell’attenzione ci sono gli uffici postali visto che Poste Italiane sta mettendo in atto il piano di presentato lo scorso anno. Sono 400 gli uffici da chiudere, 600 quelli da razionalizzare. Come spiegato da un documento a firma del segretario interregionale Abruzzo-Molise della Slp-Cisl, Ezio Fosca, in Abruzzo sono “19 gli uffici da chiudere individuati dall’azienda e ben 35 quelli da razionalizzare e il cui futuro è ormai chiaro: chiusura al prossimo giro di boa“.
Nel medio e alto Vastese, già peraltro toccato da un piano di ridimensionamento, con uffici che non sono aperti tutti i giorni, verrà chiusa la sede di San Giacomo di Scerni. La razionalizzazione, che porterà alla perdita del servizio quotidiano, interesserà Carunchio, Celenza sul Trigno, Lentella, Liscia, Torrebruna, Palmoli, Schiavi d’Abruzzo, Carpineto Sinello e Roccaspinalveti.
“Anche in questo caso – commenta Fosca – si andranno a colpire le fasce più deboli della realtà abruzzese, in particolare gli anziani che non avendo più un punto di riferimento nell’ufficio postale nel proprio centro, anche per pagare un bollettino o per acquistare un buono, si vedranno costretti a spostarsi presso altri comuni. Ancora più difficile andare a ritirare la pensione perché per poterlo fare saranno costretti a spostarsi, non certo a piedi, presso un altro Ufficio postale, mettendo chiaramente a rischio la propria pensione e la propria incolumità, considerato il fatto che sempre più gli anziani sono oggetto di furti e rapine, subito dopo aver ritirato la pensione”.
Quello della sicurezza è un tema particolarmente sentito. Molti sono gli episodi, anche negli scorsi mesi, di furti e rapine messi a segno ai danni degli uffici postali. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello messo a segno a Dogliola (l’articolo). Nel corso del 2014 si sono registrate anche una rapina a Torrebruna (l’articolo) e, a febbraio, a Carunchio (l’articolo).
Il piano di Poste Italiane è stato presentato nei giorni scorsi alle organizzazioni sindacali. “Abbiamo fatto presente – dice Fosca- che con questa iniziativa Poste dice addio ad una importante fetta di territorio dove pure è presente un buon numero di clienti tra i più fidelizzati. Sull’argomento la Cisl ha interessato anche il presidente regionale dell’anci, Lapenna, che sta attivando ogni iniziativa tesa a sensibilizzare sull’argomento i politici provinciali, regionali e nazionali chiamati a dare un supporto importante alla vertenza”.