“È una misura a salvaguardia dei veri appassionati di auto e moto d’epoca”. Così il consigliere regionale Pietro Smargiassi (M5S) commenta l’approvazione della sua risoluzione per l’esenzione del bollo per le auto e moto con più di 20 anni.
Nel testo del documento presentato in aula si spiega come la Legge di stabilità “ha di fatto previsto la cancellazione di qualsiasi trattamento agevolato in materia di bollo auto per i veicoli immatricolati per la prima volta da almeno 20 anni. La norma vorrebbe colpire, nelle intenzioni, i soggetti che fanno un uso “quotidiano” del proprio veicolo sfruttando agevolazioni riservate a mezzi che al contrario vengono messi su strada soltanto in occasioni speciali (quali raduni, corse ed eventi in genere)”.
Una misura più volte contestata dai rappresentanti dei vari sodalizi che raccolgono i possessori di auto e moto d’epoca di valore storico. “Nella stragrande maggioranza dei casi – spiega Smargiassi – sono normali cittadini (non facoltosi collezionisti) i quali hanno come seconda auto un vecchio mezzo e che, vista la stangata fiscale, saranno costretti a rottamare l’auto o a radiarla”.
“L’Asi, l’Associazione delle auto storiche italiane, – spiega il consigliere pentastellato – ha ipotizzato che solo il 10 per cento dei proprietari dei veicoli interessati metterà in regola i propri mezzi mentre gli altri opteranno per la vendita al mercato estero, per la rottamazione o radiazione del veicolo. L’Abruzzo consta ben 6 club di auto d’epoca/storiche sparsi tra le quattro province della Regione, alcuni club sopracitati sono presenti sul nostro territorio da oltre 20 anni”.
Smargiassi ha spiegato come “i benefici per le casse pubbliche, quindi, non sarebbero così evidenti, mentre certi sarebbero i danni arrecati ad un settore che alimenta un mercato non marginale composto: dalla manutenzione e riparazioni, dalle fiere ed i mercati specializzati, dai raduni turistici. A risentire degli effetti negativi del provvedimento saranno soprattutto, come detto, normali cittadini i quali hanno come seconda auto un vecchio mezzo al quale sono legati affettivamente perché ricevuto dal proprio genitore o nonno o perché riesumati da fienili o rimessaggi di attrezzi, riportati con notevoli sacrifici a nuova vita”. A rischio anche la sopravvivenza dei club, che verrebbero a trovarsi con un cospicuo numero di iscritti in meno.
Per questo il documento di Smargiassi, approvato dall’aula, impegna D’Alfonso e la sua giunta “a prevedere esenzioni per i veicoli d’interesse storico o collezionistico, così come identificati agli artt. 60 del Codice della Strada e 215 del relativo regolamento (motoveicoli ed autoveicoli iscritti in uno dei registri ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo e da questo dotati della certificazione attestante la rispettiva data di costruzione e le caratteristiche tecniche, data che deve risultare precedente di almeno 20 anni a quella di richiesta di riconoscimento nella categoria in questione). In subordine, a prevedere esenzioni per i veicoli d’interesse storico o collezionistico limitatamente a quelli individuati come seconde vetture, ovvero di uso non quotidiano”.