“Ecco cosa accadde nel 2013, in Consiglio comunale, quando io e Massimo Desiati presentammo degli emendamenti per inserire, tra gli obiettivi del Piano strategico della Macroarea Vasto-San Salvo, anche il consolidamento idrogeologico del versante est del centro abitato e l’istallazione di centraline di monitoraggio idrogeologico del versante est del centro abitato“. Lo ricorda Etelwardo Sigismondi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, mostrando a Zonalocale.it i verbali della seduta del Consiglio comunale in cui venne approvato il documento che, per la prima volta, programma lo sviluppo e i servizi delle due città costiere.
Secondo Sigismondi, la bocciatura della”fu un atteggiamento molto grave della maggioranza. Il Piano strategico della macroarea Vasto-San Salvo è lo strumento che può favorire, per le priorità ivi inserite, l’attrazione di finanziamenti regionali, nazionali ed europei. Il centrosinistra scelse di non approvare il nostro emendamento solo perché proposto dall’opposizione, secondo la logica assurda dell’astio e della contrapposizione politica, a tutto danno, evidentemente, della città di Vasto”.
La replica – “Con senso di responsabilità e amore per la nostra terra lavoro da anni per la messa in sicurezza delle zone cittadine a maggior rischio idrogeologico”, replica il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna.
“Mi preme ricordare, inoltre, che i fenomeni franosi riguardano anche altre zone della città, come ad esempio la zona di via Santa Lucia, dove siamo intervenuti con l’approvazione del Piano di assetto idrogeologico per evitare ulteriori costruzioni edili in una zona altamente a rischio. Sempre nella stessa zona abbiamo provveduto alla riapertura al traffico di via Trave dopo averla messa in sicurezza da possibili movimenti franosi. Innumerevoli, in questi anni, gli incontri con le autorità, le riunioni con i tecnici regionali e le sollecitazioni agli organi sovracomunali, affinché i cantieri di messa in sicurezza delle zone a maggior rischio idrogeologico in città potessero trovare copertura finanziaria. La visita a Vasto di Franco Gabrielli, capo della Protezione civile nazionale, non è stata casuale e si inserisce proprio in questo percorso. Siamo impegnati perché si diano soluzioni immediate al consolidamento della Loggia Amblingh sino all’edicola della Madonna della Catena, all’uopo abbiamo chiesto alla Regione Abruzzo di autorizzare i ribassi d’asta che si sono avuti nell’appalto dei lavori di piazza Marconi per continuare quel consolidamento verso la Loggia Amblingh. Forte è l’interessamento perché siano messi in sicurezza gli immobili Ater di Punta Penna, interessati anch’essi a movimenti che hanno portato in questi ultimi mesi ad un primo intervento sulle fondamenta, ma che hanno urgente bisogno di ulteriori azioni per il loro definitivo consolidamento. A tal proposito ricordo la nota inviata al presidente della Regione Abruzzo e al prefetto di Chieti soltanto pochi giorni fa e pubblicata da numerose testate giornalistiche”.