Tanta la carne al fuoco per il convegno dal tema “Legalità, Cittadinanza, Costituzione” organizzato dall’associazione Vasto Viva che si è tenuto ieri mattina presso l’Aula magna dell’Istituto tecnico commerciale “F. Palizzi” con la partecipazione dell’onorevole Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare antimafia, l’onorevole Maria Amato, componente della commissione permanente Affari sociali. A condurre il dibattito, Angelo Bucciarelli.
Dopo l’introduzione del dirigente scolastico dell’istituto, Gaetano Fuiano, e di Angelo Bucciarelli, l’intervento di Paola Cianci, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e ringraziato l’onorevole Bindi per la partecipazione al convegno. A seguire, l’intervento dell’onorevole Amato, che ha ringraziato il dirigente scolastico per la sensibilità che continua a dimostrare con l’impegno alla promozione della cittadinanza attiva per i ragazzi dell’istituto. Nello specifico del tema trattato, poi, l’onorevole Amato ha tenuto a rimarcare come “l’illegalità non si combatte solo con la normativa, ma soprattutto con un cambiamento culturale non limitato esclusivamente alla politica. Occorre l’impegno di tutti”.
Ampio spazio, poi, agli interventi dei ragazzi, che hanno arricchito il dibattito con spunti di riflessione interessanti: gap generazionale, disoccupazione giovanile, riforme costituzionali, legge elettorale, illegalità e tanto altro. Tra il pubblico, anche Massimiliano Travaglini, coordinatore provinciale del Movimento Agende Rosse, che ha tenuto a sollecitare l’attenzione del presidente della commissione antimafia sulle minacce che ricevono i giudici Di Matteo, Del Bene e Tartaglia per il loro impegno nella lotta alla mafia, con le loro inchieste sulla trattativa Stato-mafia: “Secondo quello che leggo dai giornali – ha rimarcato Travaglini – il tritolo è già a Palermo; si faccia qualcosa di concreto per proteggere questi magistrati”. A chiudere la prima parte del convegno, l’assessore Anna Suriani, che ha ricordato l’impegno dell’amministrazione comunale sul fronte dell’educazione alla legalità portato avanti con le scuole, in collaborazione delle forze dell’ordine.
Dopo l’ampio preambolo, la parola è andata all’onorevole Bindi, che ha esordito ricordando le parole di papa Francesco in visita in Calabria: “Papa Francesco – ha ricordato l’onorevole Bindi – ha scomunicato i mafiosi, o nello specifico gli ‘ndranghetisti, dicendo che non vi è nessuna possibilità di relazione tra il Vangelo e la mafia. Penso che queste parole debbano essere applicate anche al concetto di cittadinanza: non vi deve essere nessuna relazione tra l’essere cittadini e l’illegalità“.
Per l’onorevole Bindi, però, la “questione morale” non è fine a se stessa, ma si riflette anche a livello economico: “Non ci sarà nessuna ripresa della crescita, senza la mano pesante contro la corruzione e l’evasione fiscale; per questo ritengo inaccettabile pensare di penalizzare questo tipo di reati, al di là dei nomi e dei cognomi che ci sono in ballo. Cosa diversa è dire che la pressione fiscale nel nostro paese è eccessiva e abbiamo troppa burocrazia. Possiamo pensare a un sistema contributivo più equo e semplice, per evitare errori materiali in buona fede, ma non si possono depenalizzare i reati di chi volutamente compie delle frodi. I reati vanno puniti”.
Inevitabile un passaggio sulla Carta costituzionale, la cui forza, ha rimarcato l’onorevole Bindi, è quella di essere stata scritta da un insieme di forze che dopo la guerra, dopo aver combattuto il fascismo e il nazismo, si sono messe insieme e hanno dialogato. Ma anche un altro punto di forza è stato sottolineato nell’occasione: “La Costituzione non è solo un insieme di norme che assicura l’esercizio individualistico della libertà, ma indica un percorso di condivisione sociale, nel quale ognuno deve fare la propria parte, non solo per sé, ma anche per gli altri”.
Foto – Rosy Bindi al ’Palizzi’
Convegno su Costituzione e legalità