A seguito delle critiche mosse dai consiglieri di opposizione Massimo Desiati ed Etelwardo Sigismondi riguardo gli ordini del giorno relativi all’esternalizzazione della gestione del mercato di Santa Chiara e del mercato ittico (qui l’articolo), Gabriele Barisano, del Partito Socialista Italiano, interviene a difesa del provvedimento: “Non si tratta di esautorare il Consiglio Comunale dalle proprie competenze, infatti, il Consiglio è chiamato a esprimersi sul punto. La minoranza ha tutto il diritto di non condividere l’atto di indirizzo, che demanda alla Giunta di disporre l’esternalizzazione della gestione del mercato”.
Per Barisano, però, “dare mandato alla Giunta vuol dire che la stessa deve intraprendere tutti gli atti necessari per una migliore gestione del mercato. Sulla indispensabilità di una gestione diversa da quella attuale, credo possiamo essere tutti d’accordo, ovviamente la Giunta dovrà avere un mandato in cui deve essere chiaro l’indirizzo politico sul futuro del mercato. Nella stipula della convenzione deve risultare chiaro che la priorità, chiunque sarà il gestore, sarà quella di valorizzare la funzione storica e sociale del mercato. Non dovrà, assolutamente, essere improntata a una gestione puramente economica, il valore autentico, comune e collettivo di un mercato, dove si incontrano direttamente il produttore locale e il cittadino, va mantenuto e sviluppato”.
Per il consigliere di maggioranza, quindi, “bisognerà tener conto anche di come garantire agli operatori che storicamente usufruiscono del mercato il proseguimento della loro attività, nel rispetto delle normative e delle leggi vigenti. Inoltre, pur sapendo che a concorrere per la gestione del mercato possono farlo molti soggetti, l’aspettativa è che chi si aggiudichi la gestione abbia radici economiche e sociali nel territorio”.
Insomma, Barisano difende la linea dell’amministrazione comunale, senza chiudere all’opposizione: “La deliberà presenta alcuni aspetti sicuramente migliorabili, l’auspicio è che dal dibattito in Consiglio possano arrivare, anche dalle minoranze, proposte condivisibili”.