“Dalle 15 settimane complessive di durata dello start up della raccolta differenziata previste nel ‘Piano raccolta integrata dei rifiuti’ approvato con delibera di Consiglio comunale numero 6 del 7 marzo 2008, si è arrivati a 6 e dico 6 anni effettivi. Il tutto in spregio allo stesso piano, nel quale era previsto che i costi relativi allo start up, ovvero fase di avvio, della raccolta differenziata, dovevano ‘intendersi una tantum’. E di conseguenza si è passati dalle poche migliaia di euro per ogni associazione che avrebbe gestito la fase di avvio della raccolta differenziata, ai quasi 90mila euro ad associazione”. Lo rivela Marco di Michele Marisi, responsabile di Giovani in movimento, l’associazione che raggruppa a Vasto i giovani di centrodestra.