Aveva destato molta preoccupazione la serie di furti avvenuta a fine ottobre ai danni di esercizi commerciali del centro storico di Vasto (qui l’articolo); per l’occasione le indagini, prese in carico dal personale del Commissariato di pubblica sicurezza, diretto dal vicequestore Alessandro Di Blasio, erano state avviate sulla base di alcune riprese delle telecamere di videosorveglianza e, a distanza di qualche mese, hanno dato gli attesi risultati.
Come annunciato dagli uffici del Commissariato, infatti, personale della squadra anticrimine nei giorni scorsi ha eseguito l’ordinanza applicativa di misura cautelare, in regime degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vasto, nei confronti di Mauro Renato Cupido, ventiseienne residente a Lanciano, ritenuto responsabile di furto aggravato, perpretato proprio in quelle occasioni. La misura cautelare è stata notificata in carcere, in quanto il giovane era stato già arrestato per reati simili.
Dalle indagini effettuate dalla polizia, è emerso che i furti erano stati perpetrati con lo stesso modus operandi e che quasi tutti gli esercizi commerciali avevano in dotazione sistemi di videosorveglianza malfunzionanti o addirittura assenti. Tuttavia, in seguito all’ estrapolazione di alcune immagini utili, gli operatori hanno potuto rilevare che il ladro indossava sempre una felpa con cappuccio, una tracolla e delle scarpe da tennis e utilizzava un mattone per sfondare le vetrine.
Il giovane, a seguito dei continui accertamenti e controlli effettuati nel giro della microcriminalità del posto, è stato individuato dall’Anticrimine in centro città, in compagnia di altro pregiudicato, e quindi fermato ed accompagnato negli Uffici del Commissariato per essere sottoposto ai rilievi dattiloscopici. Oltre a presentare caratteristiche somatiche molto simili a quelle dell’autore del furto, il giovane indossava le stesse scarpe e la tracolla utilizzate in occasione dei reati. Una volta interrogato, il giovane ha ammesso le proprie responsabilità, confermate dai riscontri e dalle comparazioni effettuate dal personale della polizia scientifica del Commissariato. A seguito della successiva perquisizione personale effettuata presso il domicilio vastese del giovane, è stato rinvenuto un computer portatile sottratto in occasione di uno dei furti commessi, il quale veniva restituito al legittimo proprietario. Alla luce dei fatti, il giudice del Tribunale di Vasto ha emesso un’ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari che si andrà a sommare con gli altri procedimenti a carico del giovane, che già si trova in carcere per simili reati.