Il 2014 si è chiuso male per i circa 300 lavoratori della Fondazione Padre Alberto Mileno di Vasto, senza tredicesima e senza stipendio. A comunicarlo è la Cgil che in una nota inviata come allegorico augurio per l’epifania ha espresso tutto il proprio dissenso a riguardo: “Si dice che la befana, nella calza, lasci dolcetti ai buoni e carbone ai cattivi- si legge- dunque c’è da pensare che la ‘befana’, a coloro che hanno fatto poco o nulla per trovare una soluzione, bucherà direttamente i calzini. Speriamo che invece il 10 gennaio porti il regolare stipendio ai circa 300 dipendenti che hanno trascorso un Natale di difficoltà alle prese con scadenze di tasse, bollette, rate dei mutui, etc…
Ci auguriamo che con la sua scopa spazzi via gli annunci a vanvera di risanamento dei conti della sanità, scopra le carte sulla riconversione della riabilitazione, che oggi è solo virtuale, affinché la si smetta finalmente di illustrare una sanità che non c’è. Forse è giunto il momento di cambiare rotta perchè in questi mesi i tagli, la riconversione virtuale e l’introduzione del ticket hanno ottenuto un solo risultato: tanta paura nei pazienti diversamente abili e nelle famiglie, mancata retribuzione dei lavoratori e tanta preoccupazione nelle associazione di categoria”.
In merito a quanto affermato nel comunicato, il sindacato chiede “una nuova soluzione, un confronto a carte scoperte, dove gli obiettivi, quelli di riconvertire le strutture riabilitative possano dare gli stessi risparmi previsti dalla politica, ma senza licenziamenti, ma nello stesso tempo chiediamo che vengano riviste le rette ferme ormai al 2002. A noi invece, cara allegra e vecchia Befana, portaci solo quello per cui ogni giorno lottiamo come sindacato: lo stipendio, la tredicesima mensilità, ma soprattutto tanta tranquillità, per il futuro, nei posti di lavoro della sanità privata convenzionata”.