Un commosso ricordo di Gino Fiore, scomparso lo scorso agosto, ha chiuso la cerimonia della sezione vastese dell’Anmi (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) in occasione della festa di Santa Barbara. Come ogni anno l’associazione dei marinari vastesi si è ritrovata nella chiesa di Sant’Antonio di Padova per la celebrazione della messa presieduta dal cappellano Don Antonio Bevilacqua e chiusa della recita della preghiera del marinaio.
Poi la suggestiva fiaccolata, con la statua di Santa Barbara portata a spalla, fino al cippo ai Caduti del mare in via Adriatica, dove sono stati deposti fiori in memoria dei soci scomparsi. Il corteo ha poi proseguito la marcia verso la sala Vittoria Colonna di palazzo d’Avalos dove si è svolta la cerimonia degli attestati di benemerenza e riconoscenza. Il cavalier Mario Pollutri, presidente dell’associazione, ha espresso il ringraziamento “al consiglio direttivo, sempre pronto ad impegnarsi nelle nostre attività”. Pollutri, dopo il ricordo dei soci scomparsi nel corso dell’ultimo anno, ha voluto esprimere la sua gratitudine e quella dell’associazione alla giuria del Premio San Michele per il riconoscimento ricevuto nell’edizione 2014.
Poi la consegna degli attestati ai soci che hanno superato i 20, 30 e 40 anni di iscrizione all’associazione. Sono stati premiati Michele La Palombara, Antonio De Felice, Luigi Gallo, Nicola Libbi, Gennaro Valiante, Gianfranco Vetta, Giuseppe Catania, Gianni Petroro, Giacinto Palazzuolo e Luigi Scè. Un riconoscimento speciale è stato poi consegnato a Nicolino Natarelli, vicepresidente dell’associazione, per l’impegno prodigato lo scorso settembre nel salvataggio dei capodogli spiaggiati a Punta Penna. Momenti di commozione quando Pollutri ha annunciato l’omaggio dell’associazione a Gino Fiore, scomparso lo scorso agosto, anima della rievocazione della Sciabica che da 8 anni richiama tanta gente sulla spiaggia di Vasto. A sua moglie è stato consegnato un quadro realizzato da Filippo Stivaletta con il volto sorridente di Gino e sullo sfondo il golfo lunato e la paranza della famiglia Fiore, con la caratteristica vela con la stella, finita su tante cartoline della città.