Non è finita la vicenda del concorso per il direttore del Teatro Rossetti di Vasto. Rocco Pugliese Eerola, il musicista e regista teatrale decretato prima vincitore della selezione e poi escluso a seguito della ripetizione della prova orale, annuncia il ricorso alle vie legali: Consiglio di Stato e “ogni altra azione che i miei avvocati riterranno oppurtuna”.
Finirà di nuovo nelle aule dei Tribunali l’intricata questione che ha visto Eerola aggiudicarsi a ottobre l’incarico che ora, invece, è stato assegnato al compositore vastese Raffaele Bellafronte, già direttore artistico del Rossetti e vincitore del ricorso al Tar con cui è riuscito a far annullare la gara, svoltasi a settembre, dalla quale era stato estromesso per via di una clausola contenuta nel bando di gara: il responsabile dell’antico teatro ottocentesco, gioiello della storia e della cultura vastese, non deve aver riportato condanne penali. Il nome di Bellafronte, che ha a suo carico una condanna per diffamazione comminatagli anni fa, era stato inizialmente depennato.
I giudici del Tar di Pescara gli hanno riconosciuto prima la sospensiva, riammettendolo all’esame, e poi hanno annullato la selezione sulla base della legge Severino, che prevede l’incandidabilità ai concorsi solo in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione.
L’escluso passa al contrattacco – “A me non è stato ancora comunicato nulla di ufficiale”, precisa Rocco Pugliese Eerola durante la conferenza stampa che ha tenuto stamani in piazza Barbacani. “La notizia della nomina di Bellafronte l’ho letta sugli organi d’iformazione. Si è creata una situazione imbarazzante, alquanto terrificante e kafkiana. Ho vinto un concorso a ottobre e ora mi ritrovo a essere l’ex direttore artistico del Teatro Rossetti. Non so perché tutto questo sia accaduto, se per volontà di far tornare Bellafronte o per ignoranza. Avevo già stilato il calendario: oggi era la data del primo concerto, col maestro Bacalov, che sarebbe venuto a inaugurare la stagione facendomi un favore personale. Negli anni scorsi, si tenevano 10-12 concerti. Io avevo preparato 27 spettacoli suddivisi in tre blocchi. Volevo tagliare del 50% il mio compenso da 18mila euro per destinarne 9mila al teatro, in modo da organizzare corsi in cui insegnare a giovani disoccupati e studenti la gestione di una struttura del genere, con lezioni di luminotecnica, scenografia e altro.
Ero pronto – sottolinea Eerola – a organizzare ogni anno una rassegna a tema: il 2015 sarebbe stato dedicato al flamenco, che è patrimonio dell’umanità. Avevo anche trovato uno sponsor disposto a stanziare 25mila euro. Per la chiusura, in collaborazione col teatro di Cosenza, avremmo messo in scena Vasto Marina la Madama Butterfly e una manifestazione rock”.
Il regista teatrale originario di Helsinki e residente nel Viterbese preannuncia una nuova battaglia legale: “Perché – chiede – il Comune non ha presentato ricorso al Consiglio di Stato? Lo farò io, insieme a tutte le altre azioni legali che i miei avvocati riterranno opportune. Lavoro per piacere e guadagno anche poco. Ho letto le polemiche sul noleggio delle strumentazioni: io avrei chiesto preventivi a ditte specializzate e scelto il prezzo più basso, non sarei stato io il fornitore delle attrezzature. Dopo aver vinto il concorso, dal Comune di Vasto mi avevano assicurato che era questione di giorni per la firma del contratto. Per questo, avevo preso contatti personali e allestito un cartellone con 27 spettacoli, per complessive 6-700 persone, che ho tenuto in stand-by fino a due giorni fa quando, dopo aver letto la notizia, ho inviato a tutti una mail per disdire definitivamente. Avrei invitato anche Bellafronte a fare un concerto. Ritengo vergognoso quello che il Pd ha fatto diramando quel comunicato stampa. Lo dico a prescindere dalla convinzioni politiche che tutti noi possiamo avere”.
Infine la commissione esaminatrice: “Persone bravissime, ma nessun esperto: due professori di conservatorio che non sanno cosa significhi gestire un teatro. E per partecipare al concorso di Vasto mi è toccato rinunciare ad altre opportunita professionali a Bergamo e a Pamplona, in Spagna”.