“Hanno promesso il pagamento entro 15 giorni”. Nel pomeriggio Massimo Tomeo ha interrotto la protesta. L’imprenditore vastese racconta di aver “visto di persona la determina firmata dalla dirigente della Provincia dell’Aquila” che dà il via libera al pagamento di cui ha diritto l’imprenditore vastese. “Si è impegnata – racconta Tomeo – davanti ai comandanti provinciale e regionale dei carabinieri e ai finanzieri per il pagamento di 80mila euro, la somma quantificata nell’ingiunzione emessa dal giudice. Mi è stato garantito che, nel rispetto dei tempi tecnici, verrò finalmente pagato”.
Mattinata di tensioni – “Se i carabinieri, che continuano a bussare, buttano giu’ la porta non esitero’ a fare atti di autolesionismo. Questa volta o mi pagano o da qui esco orizzontale”. Risponde cosi’, parlando con l’Agi, l’imprenditore vastese Massimo Tomeo che stamani si e’ barricato nel bagno della Provincia dell’Aquila, al primo piano, per rivendicare le spettanze dovutegli a seguito di lavori post-sisma eseguiti nell’istituto di Sulmona De Nino-Morandi, di recente sequestrato dalla Guardia di Finanza. Ma in questo contesto Tomeo non c’entra nulla. Sono tre anni che l’imprenditore attende i 120 mila euro che gli deve la Provincia e, nonostante una sentenza in suo favore emessa dal Tribunale dell’Aquila circa tre settimane fa, non si e’ mosso nulla. Carte giudiziarie alla mano, Tomeo stamani si e’ recato a colloquio con la dirigente del settore ricostruzione post-sisma della Provincia, la dottoressa Cattivera. A nulla sono valse le richieste dell’imprenditore poiche’, come riferito dallo stesso, “la dirigente si e’ messa a gridare sostenendo che per il disbrigo della mia pratica occorre ancora tempo e che viene seguita dagli avvocati dell’Ente”. Di qui la decisione di Tomeo di rinchiudersi nel bagno. “Questa volta – ha detto l’imprenditore – non mi lascero’ piu’ ingannare dalle reiterate rassicurazioni e promesse: usciro’ solo se mi pagheranno”. Nel frattempo lo scorso 17 ottobre la Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro l’istituto De Nino-Morandi per presunte irregolarita’ nei lavori di ristrutturazione dell’edificio. Gli studenti sono stati trasferiti altrove. A far scattare l’indagine fu una denuncia presentata alla Procura di Sulmona nel 2012 da parte dello stesso Tomeo, quando egli aveva portato a compimento, su disposizione della Provincia, le opere affidategli ed effettuate senza alcun rilievo. Appena ieri il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, e’ stato rinviato a giudizio, assieme ad altri imputati, per truffa, falso e abuso d’ufficio. I reati sono riferiti ad una delibera tramite la quale il presidente disponeva lavori di “somma urgenza” in alcuni istituti scolastici della Marsica, anch’essi lesionati dal terremoto del 6 aprile 2009.