“Destano meraviglia e sincero dispiacere le accuse rivolte dall’avvocato Angela Pennetta , visto l’immediato interessamento dell’assessore Silvio Paolucci e di tutta la segreteria presso le poche strutture residenziali oggi esistenti in Italia che curano le patologie di cui è affetto il figlio della signora Luciana Santarelli.
Purtroppo, a causa delle liste d’attesa presso le strutture che curano questi ragazzi, la famiglia deve attendere, mio malgrado, i tempi necessari perché si possa trovare una collocazione nell’ambito dei centri all’uopo deputati. D’altronde alla stessa attesa sono costretti tanti pazienti affetti da analoga malattia e conseguentemente le loro famiglie”. Così Francesco Menna, componente della segreteria dell’assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, replica all’avvocato Angela Pennetta, legale della famiglia del ragazzo di 23 anni affetto da una grave forma di autismo.
“Per quanto riguarda il richiamo alla struttura Il Cireneo di Vasto, la stessa allo stato attuale – afferma Menna – non può avere alcuna autorizzazione in regime residenziale in quanto, il fabbisogno rilevato nella Regione Abruzzo (decreto commissariale 52/2012) e validato dal tavolo di monitoraggio ministeriale, è di 160 posti letto, 40 posti letto per ciascuna Asl, con riferimento al regime diurno.
Faccio presente che stiamo ponendo in essere l’attività necessaria per procedere ad una rivisitazione di detto fabbisogno, qualora supportato da dati rilevati a livello nazionale, che consentano un margine di riconversione di alcuni posti letto, attualmente in regime semiresidenziale, in regime residenziale, sempre naturalmente previa validazione da parte degli organismi ministeriali.
Naturalmente non posso non nascondere la personale angoscia ed amarezza con cui, in alcuni casi come in questo, non è possibile dare risposte celeri alle istanze che si presentano.
La questione è complessa e, tra il rispetto delle regoli esistenti e le poche strutture che operano in Italia per la cura del caso, si prospettano soluzioni non nell’immediatezza.
Non per questo, come più volte ribadito ai famigliari, non continuerà l’impegno personale, dell’assessore e della stessa segreteria a trovare, nel rispetto delle procedure, la giusta soluzione al bisogno di salute espresso”.