“Il 30 di ottobre 2014, presso il tribunale di Vasto, si è tenuta l’udienza con i creditori della Sider Vasto ai fini dell’ammissione della stessa alla procedura di concordato preventivo. Entro venti giorni si saprà se i creditori avranno acettato il piano di rientro proposto dalla Sider Vasto, nel qual caso ci potrà essere di conseguenza da parte del giudice monocratico del Tribunale di Vasto, Elio Bongrazio, una decisione positiva sull’ammissione”. E’ Mario Codagnone della segreteria provinciale Fiom Cgil a spiegare la procedura di salvataggio della Sider Vasto, azienda che da 36 anni produce tubi metallici nella zona industriale di Punta Penna. Oltre 50 lavoratori da oltre un anno vivono nell’incertezza sul loro futuro. La casa madre emiliana ha annunciato da tempo la volontà di chiudere lo stabilimento e, nei mesi scorsi, è fallito anche un tentativo di vendita.
Ora, però, si apre uno spiraglio.
Ci auguriamo – è l’auspicio di Codagnone – che qualche imprenditore del settore siderurgico possa rilevarela Sider Vastoal più presto, per fare produzione di tubi di qualità, valorizzare un sito strategico e utilizzare le importanti professionalità dei lavoratori della Sider Vasto, stabilimento fermo ormai da più di un anno. E’necessario impegnarsi tutti – in primisla Proprietà- per tentare di salvarela Sider Vasto, il lavoro e l’occupazione. Tenendo anche conto delle tante crisi aziendali che coinvolgono la nostra provincia, bisogna esprimere il massimo dell’azione unitaria ai vari livelli per impedire la desertificazione industriale del nostro territorio, battersi per creare nuovo lavoro e dare un futuro ai giovani e ai disoccupati.
Il 18 settembre scorso, presso la Regione Abruzzo-Direzione politiche attive del lavoro, è stato raggiunto tra le parti un accordo per richiedere un anno di cassa integrazione straordinaria al Ministero del Lavoro per la Sider Vasto, a decorrere dal 12 agosto 2014. Inoltre ricordo che era stata richiesta la cassa integrazione in deroga dal 26 maggio 2014 all’11 agosto 2014. In tutti questi mesi i 50 dipendenti della Sider Vasto non hanno ricevuto nessun pagamento come, purtroppo, altri lavoratori di altre piccole aziende.
Ricordo che nella suddetta riunione era stato preso un impegno formale da parte dell’Assessorato al Lavoro della Regione Abruzzo e del suo staff di lavorare, a seguito della definizione di un accordo nazionale fra le banche e i soggetti interessati, per trovare un meccanismo in modo da far anticipare ad alcune banche i soldi della cassa integrazione straordinaria ai lavoratori. Allo stato attuale, nonostante varie sollecitazioni, non se ne sa nulla.
Siccome il Ministero del Lavoro per definire una pratica ci mette 7-8 mesi,cosi non si può andare più avanti. Servono procedure di approvazione più rapide e risorse aggiuntive da parte del Governo Italiano. I lavoratori non ce la fanno più e le loro famiglie sono all’esasperazione. Penso – ricorda Codagnone – ai lavoratori della Sider Vasto; penso ai lavoratori della ditta Mario Argirò di San Salvo, che devono ricevere il pagamento di stipendi e quote di contratto di solidarietà; penso ai tanti lavoratori della Provincia di Chieti e della Regione Abruzzo.
La situazione della crisi economica ed occupazionale è sempre più pesante. E’ necessario, perciò, che il Ministero crei un canale privilegiato per la aziende che non possono anticipare la cassa integrazione e la solidarietà. E’ necessario fare rapidamente un accordo con la Regione Abruzzo, cosi come richiesto da tempo da Cgil-Cisl-Uil regionali, e coinvolgere le banche, in modo tale che queste ultime si impegnino ad anticipare i soldi ai lavoratori e la Regione a coprire gli interessi per conto dei lavoratori.
Chiediamo – è l’appello di Codagnone – l’impegno massimo del presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, per sbloccare questa situazione e dare risposte concrete a tutti i lavoratori”.