“Mi ha chiesto 200 euro. Poi, di fronte al mio no, ha risposto: ‘Me ne deve dare almeno 150′. Mi sono messa a urlare, prendendo il cellulare e dicendogli che stavo per chiamare la polizia”. A.D., 58 anni, di Vasto, racconta ci aver sventato l’ennesima truffa degli specchietti. Gli automobilisti, ormai, non ci cascano più. E’ accaduto di nuovo a Vasto Marina, sulla statale 16. Il truffatore viaggiava a bordo di un’Alfa Romeo grigia.
La truffa – La tecnica è già nota alle forze dell’ordine, che negli anni scorsi si sono trovate spesso di fronte a denunce riguardanti analoghi raggiri: il truffatore è alla guida di un’utilitaria o di un’auto vecchio tipo. Individua la preda e rallenta, facendosi sorpassare. Al momento in cui le macchine si trovano una di fianco all’altra, simula un urto e sporca il suo specchietto retrovisore (già rotto), utilizzando probabilmente uno straccio imbevuto di vernice. A quel punto, comincia a lampeggiare attirando l’attenzione dell’automobilista che lo precede e inducendolo a fermarsi. E lì comincia la sceneggiata. Il malvivente dice che la sua vettura è stata urtata e si mostra molto seccato, anche perché ha fretta. Allora insiste perché si compili immediatamente il Cid dell’assicurazione, chiedendo 200 euro di risarcimento danni.