Un nuovo cartello di divieto di fermata è comparso da qualche giorno in via Giulio Cesare, nel tratto finale della strada verso corso Mazzini. Divieto che però è stato posto in corrispondenza degli stalli di parcheggio con strisce bianche (quindi libero e gratuito), poste sul lato destro della strada. Questa “coincidenza”, in questi giorni ha tratto in inganno più di un automobilista che, vedendo le strisce bianche ha lasciato la sua auto in sosta. Ad uno di questi, ieri mattina, è toccata l’amara sorpresa della multa per divieto di sosta. A nulla sono valse le proteste, perchè gli agenti di polizia municipale gli hanno fatto presente come ci fosse il cartello di divieto.
A creare ulteriore confusione c’è stato poi lo spostamento del cartello del divieto di fermata. Ieri mattina era posto su un palo della luce posizionato prima dei due stalli per il parcheggio. Nelle prime ore del pomeriggio, il cartello è stato spostato qualche metro più avanti, in corrispondenza della metà del secondo stallo. Anche nel pomeriggio, più di un automobilista si è trovato spiazzato, vedendo le strisce bianche a terra e il cartello di divieto sul palo.
Come comportarsi? Il 20 ottobre il dirigente della Polizia Municipale ha firmato l’ordinanza che istituisce il divieto di fermata in via Giulio Cesare “dal margine destro contraddistindo al civico n.3 all’intersezione con corso Mazzini”. Il documento specifica che “ogni precedente ordinanza in contrasto con la presente è revocata“. Nulla da eccepire per quanto riguarda la decisione presa dall’ufficio municipale, in un tratto in cui in via Giulio Cesare la circolazione prevede due corsie, per una migliore circolazione nei pressi dell’incrocio. Ma, vista la particolarità della situazione, con l’introduzione del divieto in una zona già adibita a parcheggio, sarebbe stato opportuno procedere alla cancellazione delle strisce bianche dall’asfalto, evitando così di generare confusione negli automobilisti. Anche lo spostamento del cartello, avvenuto durante la giornata di ieri, ha contribuito a creare ulteriore confusione.
È stato poi segnalato dall’avvocato Corrado Squadrone, dell’Ape di Vasto, che sul retro del cartello mancano i riferimenti all’ordinanza con cui viene istituito il divieto (la numero 523/2014, pubblicata nei giorni scorsi sull’Albo Pretorio), così come previsto dal Codice della Strada. Situazione da perfezionare, quindi, per evitare ogni possibile confusione per gli automobilisti che si trovano a voler parcheggiare in quel punto.