La Pilkington produrrà nel 2015 a San Salvo 5 nuovi tipi di parabrezza per altrettanti modelli di automobili, ma i segnali positivi che provengono dal mercato non sono sufficienti a dire che la crisi è alle spalle. E, infatti, non si può escludere, anche per il prossimo anno, il ricorso ai contratti di solidarietà.
E’ quanto emerge dall’incontro del 23 ottobre scorso tra la direzione aziendale e la Rsu, rappresentanza sindacale unitaria del plant vetri laminati. Obiettivo del confronto: fare il punto della situazione sull’andamento del mercato e sulle future lavorazioni del reparto che realizza i parabrezza.
I sindacati e la dirigenza della multinazionale giapponese, che possiede a Piana Sant’Angelo il suo stabilimento più grande, si sono trovati d’accordo nel riconoscere l’efficienza di un settore aziendale che può vantare elevati livelli di produttività del lavoro e di qualità dei prodotti: sono, infatti, diminuite drasticamente le contestazioni delle case automobilistiche, segno che, ormai, dalle linee di San Salvo escono pochissimi pezzi difettosi.
Nuove prospettive – Se, per il reparto temperati, nei mesi scorsi l’andamento del mercato ha fatto registrare segnali positivi, lo stesso trend non riguarda il settore laminati dove, per tutta questa settimana e fino a lunedì, oltre 300 lavoratori sono in solidarietà, secondo la formula lavorare meno, accettando una riduzione dello stipendio, ma lavorare tutti.
Però c’è anche una buona notizia. La Pilkington si è aggiudicata 5 nuovi prodotti: fabbricherà a San Salvo i parabrezza delle ultime nate al Lingotto, cioè Fiat Linea e Alfa Giulia, ma anche di Maserati M141, Nissan H60 e Renault Master X62. Entro la prossima estate verranno attuate le attività necessarie ad avviare le lavorazioni.
La crisi non è finita – Purtroppo, il comparto dell’auto continua ad arrancare, con dati di vendita tutt’altro che costanti, ragion per cui è difficile stilare una previsione per il prossimo futuro, anche perché alle notizie positive fa da contraltare il mancato rinnovo dell’ordinativo riguardante la Opel Astra. Quindi, i timidi segnali positivi non sono tali da scacciare la crisi iniziata sei anni fa.
Per questo, Pilkington e sindacati non possono escludere anche nel 2015 il ricorso ai contratti di solidarietà, né l’impiego dei lavoratori del plant laminati al di fuori del loro reparto. Ma produrre per 5 modelli diversi di auto e confermare le performance di efficienza del 2014 potrebbe aprire nuove prospettive per il futuro, nel segno della qualità che lo stabilimento di San Salvo può garantire.