Finirà nelle aule del Tribunale di Vasto la vicenda del concorso per la nomina del nuovo direttore del Teatro Rossetti. La magistratura amministrativa si sta già occupando della vicenda: con decreto del presidente del Tar di Pescara, è stata concessa la sospensiva che riammette l’ex direttore, Raffaele Bellafronte, alla prova orale, dalla quale era stato escluso per una precedente condanna penale per ingiurie.
Estromissione contestata dal compositore vastese perché non si tratta di reato contro la pubblica amministrazione e, dunque, non rientrerebbe nei motivi di incandidabilità previsti dalla legge Severino. Ora l’assegnazione dell’incarico a Rocco Pugliese Eerola è sub iudice: la sospensiva consente a Bellafronte di partecipare alla selezione.
Ma ora la vicenda finisce anche sul tavolo della Procura di Vasto. Il consigliere comunale Davide D’Alessandro (indipendente) ha, infatti, presentato un esposto: “Per 42 giorni il silenzio è assordante. Tutto il ritardo, con la mancanza di un decreto di nomina, ha consentito a un ricorrente di avere oggi la sospensiva. Se fosse stato fatto il decreto di nomina, il Tar avrebbe sempre potuto, un giorno, accogliendo un ricorso, annullare l’atto in giudizio, ma non avremmo avuto la sospensiva e la riammissione con riserva di oggi.
Il 21 ottobre leggiamo sui siti giornalistici che ha vinto Rocco Pugliese Eerola con determina dirigenziale del 15 ottobre, riferimento che non riusciamo a trovare sul sito del Comune. È stata pubblicata? È stata comunicata? A tutti i candidati? C’è chi dice di non aver trovato nulla né sul sito del Comune né nella cassetta della posta. Come si può ricorrere al Tar senza la pubblicazione di un atto? Per averlo letto sui giornali? Anche gli altri candidati del 9 settembre avrebbero potuto fare ricorso contro il vincitore, ma non sono tenuti a leggerne il nome sulla stampa.
Sabato scorso leggiamo, a firma degli avvocati Gileno e Russo che ‘Raffaele Bellafronte ha ritualmente contestato ed impugnato non solo, per ragioni procedurali e soprattutto sostanziali e provvedimentali, la sua illegittima esclusione dalla procedura di selezione, cui era stato regolarmente ammesso in precedenza, ma anche l’ammissione, per mancanza dei requisiti obbligatori di partecipazione, dell’asserito vincitore’. Il Tar concede la sospensiva. Dunque, in attesa del giudizio di merito, previsto per il 6 novembre,la Commissione avrebbe mancato, secondo il ricorrente, di cogliere anche il requisito obbligatorio di partecipazione del candidato designato come vincitore”.
Inoltre, secondo D’Alessandro, “è facilmente prevedibile che anche gli altri tre candidati, giudicati perdenti il 9 settembre scorso, avranno qualcosa da ridire producendo altrettanti ricorsi. Così come sarà scontato il ricorso di chi il 21 ottobre ha vinto e poi forse non ha vinto più.
Insomma – attacca D’Alessandro – questo bando, iniziato male, rischia di finire peggio. Per colpa dell’amministrazione delle banane, che mette in campo un bando generico, che non distingue tra tipi di condanne. Solo a Vasto i bandi sono generici. Un bando, tra l’altro, che nessuno ha chiesto. Infatti, ho già interrogato il sindaco per chiedergli come mai ha deciso di fare il bando per il Rossetti e non anche per la direzione della Scuola civica musicale e per la direzione del Centro europeo di studi rossettiani”.