Prende il via a San Salvo la campagna Compostiamo che diffonderà tra i cittadini la pratica del compostaggio. “E’ una dele azioni che valorizza il rispetto dell’ambiente”, ha sottolineato il vicesindaco Angiolino Chiacchia nell’illustrare i dettagli dell’operazione. I dati sulla raccolta differenziata indicano che nel comune solo un 10% dei rifiuti non è differenziabile, mentre tra organico e verde si tocca una percentuale del 43%. Evidenti, quindi, i benefici che la pratica del compostaggio possono portare alla città.
Per questo a San Salvo hanno lanciato le 5 R, “riduzione, riciclo, riutilizzo, risparmio e rispetto“, come parole chiave per una città migliore. “Il compostaggio – ha spiegato Pina Piccirilli, curatrice del progetto – non è altro che un processo che la natura fa da sè. Noi andiamo solo a riproporlo in maniera controllata”.
L’amministrazione, dopo aver raccolto i dati sulla città, che indicano a San Salvo ben 2.482 abitazioni singole con giardino (più dell’80% del totale) mostra fiducia sulla diffusione del compostaggio domestico. Si partirà con la distribuzione di 150 compostiere, fornite ai cittadini che ne faranno richiesta con il modulo disponibile da lunedì. Per poter aderire sarà necessario avere un giardino con almeno 5 mq. di spazio, essere in regola con il pagamento dei tributi, frequentare il corso di formazione e garantire la disponibilità a curare il compostaggio. Importante, poi, avere del verde in cui riutilizzare il compost prodotto. L’obiettivo, poi, è quello di arrivare nel 2016 al 20% di diffusione in città. Questo porterà un aumento del 2% sulla raccolta differenziata e una diminuzione del 2% nella produzione di rifiuti, oltre ad uno sconto del 15% sulla tassa per chi pratica il compostaggio.
Importante sarà il ruolo delle associazioni, che già collaborano con il Comune per la tutela ambientale. “A loro dobbiamo dire il nostro grazie, perchè sono sempre al nostro fianco”, ha commentato il sindaco Magnacca. Aop, Valtrigno, Fir Cb San Vitale e Arci Pesca Fisa, si occuperanno della formazione dei cittadini, delle prime fasi di installazione delle compostiere e poi dei controlli.
Sarà avviato anche un progetto sperimentale per il compostaggio di comunità, una via di mezzo tra il compostaggio industriale (come quello che viene praticato negli impianti del Civeta) e quello domestico. “Saranno coinvolte mense, alberghi, ristoranti e anche le aziende. La Denso ha già espresso la sua adesione”, ha spiegato il primo cittadino.