“Il voto favorevole alla richiesta di rinvio del Consiglio comunale è seguito alla situazione di stallo evidentemente gradita a parte dell’opposizione che preferisce metodi ostruzionistici e plateali (vedasi utilizzo di prodotti ortofrutticoli in aula e manifesti contra personam sui muri) ad un leale, civile e costruttivo confronto con l’aamministrazione della città”. Così Guido Giangiacomo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, risponde alle polemicheche dividono l’opposizione. Una spaccatura evidenziata dalla dalla seduta di lunedì, che giunge al termine di una settimana di tensioni post elezioni provinciali.
“Poiché – replica Giangiacomo – era evidente che l’amministrazione non avrebbe consentito l’audizione del solo rappresentante del Corpo dei vigili urbani e non essendo intenzione del sottoscritto archiviare il Consiglio con comunicati stampa tanto roboanti quanto inutili del giorno dopo contro la solita amministrazione prepotente ed autoreferenziale che può portare acqua al mulino di chi aspira a fare il prossimo sindaco della città ma non alle problematiche del Corpo dei Vigili Urbani ed alla città stessa che sta vivendo una situazione ormai incresciosa, ha colto al balzo l’apertura del sindaco ad una possibile audizione dei vigili urbani previo invito anche delle altre sigle sindacali. E’ fermo convincimento del sottoscritto che l’importante sia avere un momento di democrazia partecipata in Consiglio con l’audizione anche degli interessati, poco import se unitamente ad altre sigle sindacali. Peraltro, come agevolmente desumibile dalle fonotrascrizioni del mio intervento, ho puntualizzato attentamente che il tema della discussione anche per le eventuali sigle sindacali che volessero partecipare sarebbe dovuto essere solo quello relativo alle problematiche del Corpo di polizia municipale”.
Botta e risposta – In aula, Massimo Desiati (Progetto per Vasto) ha accusato Giangiacomo di far parte ormai della maggioranza di centrosinistra, mentre Davide D’Alessandro (indipendente) ha definito l’atteggiamento di Giangiacomo una “politica del tamburello”.
“Ritengo – ribatte il rappresentate di Forza Italia – di aver fatto come faccio da 20 anni a questa parte correttamente il mio ruolo di rappresentante dei cittadini in modo costruttivo e non strumentale.
Per le stesse motivazioni non ho sottoscritto l’ordine del giorno delle minoranze che chiede di sapere l’elenco dei debitori del Comune in quanto anche esso diretto, come noto, chiaramente a colpire unicamente un parente di un amministratore e non già ad esercitare un diritto che D’Alessandro e compagni potevano attuare in sede di approvazione del bilancio momento in cui ogni documento pertinente viene messo a disposizione dei consiglieri”.
Spaccatura insanabile – Il solco tra Forza Italia e la mini coalizione Progetto per Vasto-Fratelli d’Italia è sempre più ampio. Le ultime dichiarazioni di Giangiacomo allargano ancora la crepa: “Nel corso del prossimo Consiglio comunale quando la questione vigili urbani sarà affrontata alla presenza di tutte le parti chiarirò anche meglio e più profusamente il mio punto di vista sulla questione Amministrazione-Polizia Municipale ed il mio modo di fare opposizione e – lancia la sfida l’esponente del partito di Berlusconi – chiederò di fare altrettanto ai miei colleghi di minoranza ove possibile partecipando anche alle Commissioni (dove purtroppo la visibilità elettorale è scarsa e quindi così anche l’affluenza) ed alle votazioni per l’elezione dei Consigli provinciali anche quando non si è candidati in prima persona, ma si ha l’opportunità di eleggere un rappresentante del Vastese che per un solo voto non è stato eletto”.