Domenica alle 18.00, nel campionato di Eccellenza abruzzese, si gioca Vastese-Vasto Marina. Abbiamo incontrato i due capitani, due ex della partita, Giuseppe Soria e Nando Giuliano, due che hanno giocato in categorie ben più importanti, per parlare di una sfida, che nel bene e nel male, fa sempre discutere.
Giuseppe Soria, per tutti Peppe, attaccante, 36 anni, da tre stagioni nella Vastese, la settima complessiva, dopo essere cresciuto nelle giovanili del club e avervi militato in D e C2, passando per Siena, Castel di Sangro e Pesaro, tra C1 e C2. Nelle ultime due annate ha messo a segno 38 reti, compresa la Coppa Italia, 5 nell’attuale stagione. Campione d’Italia Dilettanti nel 2009 con la Pro Vasto è anche Campione d’Italia in carica nel beach soccer con la Sambenedettese. Anche se ha cambiato casacca qualche tifoso lo ha definito il Totti della Vastese. Unico ad aver segnato in tutte le categorie in cui la Vastese ha militato. Quinto nella classifica dei marcatori biancorossi di tutti i tempi con 58 gol, dietro Mileno con 62, ha nel mirino un nuovo obiettivo: raggiungere sul podio Recinelli terzo a 63. Ai primi due posti ci sono due miti: Tonino Lo Vecchio a 128 e Vincenzo Fiorillo a 78, Soria potrebbe andare a fargli compagnia nella graduatoria che non tiene conto delle reti di coppa e spareggi vari, nei quali ha totalizzato altri 12 centri, per un totale di 70 gol complessivi con la Vastese.
Vastese-Vasto Marina che senso ha?
Fa un effetto strano perché per Vasto, che è una città piccola, avere due squadre nel campionato di Eccellenza è singolare. Unire le forze può fare comodo ad entrambe le società. Non so se questo sia fattibile e non so nemmeno se giocherò ancora quando e se ciò accadrà, certo non dipende da me, ma ritengo la Vastese, senza mancare di rispetto a nessuno, visto che ho anche giocato nel Vasto Marina, di un’altra categoria per storia e blasone. Vasto ha la possibilità di unire le forze e tornare dove le compete, ma se ciò non avviene è dura. Gli sponsor devono giustamente decidere da che parte stare, anche in base alle amicizie ci si divide, c’è chi cerca di accontentare entrambe, ma alla fine non accontenta nessuna delle due. Con una sola squadra sarebbe tutto più semplice. Mi dispiace perché anche nella gestione è tutto più complicato, per gli allenamenti all’Aragona ci dobbiamo alternare e non dimentichiamo che a livello tecnico entrambe hanno giocatori validi, unendo le forze verrebbe fuori sicuramente una buona squadra in grado di puntare alla D direttamente. Essendo vastese spero sempre che qualcuno metta da parte tutte le varie questioni e faccia un favore a questa città andando avanti insieme.
Come arrivate a questa sfida?
Abbastanza arrabbiati, sportivamente parlando, perché l’esito della gara di domenica scorsa ci ha condizionato buona parte della stagione, con due espulsi e una parte di errori nostri, purtroppo ne stiamo commettendo, ma qualcosa ci va storto anche dal punto di vista arbitrale. D’altronde le immagini parlano da sole, il loro gol era da annullare e il mio più che valido. Ci è andata male, non siamo andati benissimo e vogliamo rifarci. In settimana abbiamo giocato in coppa, c’è stato poco turnover anche perché teniamo molto alla Coppa Italia e cercheremo di arrivare fino alla finale.
A livello personale, dopo i 16 gol dello scorso campionato, hai messo a segno 5 reti, inclusa la coppa, pensi di essere un po’ bistrattato come è capitato ad altri vastesi nella Vastese?
E’ un discorso fatto tante altre volte, sono uno dei pochi vastesi che ha giocato molti anni con questa maglia, il campo parla, nel mio piccolo in tutte le stagioni che ho disputato sono sempre arrivato in doppia cifra. Qualcuno non apprezza, non so il perché ma dispiace, ci metto anima e cuore in tutte le situazioni, chi sta con me lo sa, eppure per qualcuno non basta. Faccio di tutto, tranne che il calciatore, nel senso che cerco di dare una mano in ogni cosa e non ho mai fatto un discorso economico con questa squadra. Ho deciso di chiudere qui la mia carriera, se ovviamente me ne daranno l’opportunità. Se un giorno dovessero dirmi di andare via lo farò, non voglio sembrare presuntuoso, ma qualche squadra la troverei ancora. Eppure vorrei riportare la Vastese dove merita di stare, lasciandola dove l’avevo incontrata tanti anni fa quando ho iniziato questa meravigliosa avventura e dando una mano sia in campo che fuori.
Come vedi il Vasto Marina?
A livello calcistico conosco sempre qualcuno in tutte le squadre che affronto. So che hanno preso altri giocatori e che a questa partita ci tengono particolarmente come noi. Non dico nulla di nuovo se dico che hanno un giocatore di grande valore come Nando Giuliano, è sprecato per l’Eccellenza.
Ti marcherà lui?
L’ultima volta, a parte contro il San Salvo che ho perso ma il gol l’ho fatto lo stesso, è stata Pro Vasto-Nocerina in Serie C2. Ci siamo divertiti molto, gli ho fatto gol e ci siamo pure minacciati, ma è finita lì. Il lunedì ci ritroviamo a scuola da genitori a riprendere i nostri figli, anche se ultimamente i suoi tornano con lo scuolabus e mi ha lasciato solo a parlare fuori con altri presunti allenatori e giocatori.
Da capitano cosa dirai ai tuoi compagni prima di entrare in campo?
Chiedo sempre di avere la propria personalità e di metterla in mezzo al campo, di avere la tranquillità e la responsabilità per fare ciò che ci dice il mister. Non sono un capitano all’antica, di quelli che urlano, chiedo il rispetto della persona. Li carico in modo mio singolarmente, non ho mai fatto altro. Riempire di parolacce un compagno non serve, ma dirlo in un certo modo è più utile, così come lo dicono a me, dipende sempre dai modi.
Quali errori non vanno commessi domenica?
C’è sempre tanto da migliorare, la perfezione non esiste, però ci dobbiamo mettere la voglia e la passione che ci stiamo mettendo, questo ci viene riconosciuto, poi gli errori si commettono e ci stanno pure. Dobbiamo fare tutto ciò che ci chiede il mister. La squadra è stata fatta un mese di ritardo rispetto alle altre, qualcosina ci manca, lo sappiamo, speriamo di rimanere lì sopra e poi chi di dovere farà le proprie scelte. Si sa che se si vuole salire si deve lavorare sia a livello societario che di squadra. Sappiamo che ci aspettano tutti con il coltello tra i denti, ogni volta è una battaglia, soprattutto per quelli come me un po’ più conosciuti e marcati con più attenzione, ma sappiamo bene come difenderci.
Che partita sarà Vastese-Vasto Marina?
Abbiamo due squalificati, Napolitano che è uno di quelli che carica l’ambiente e il nostro perno di centrocampo D’Ambrosio, ma so che chi prenderà il loro posto e noi più esperti faremo tutto il possibile per sopperire alle assenze. Mi auguro che ci siano rispetto e belle giocate da ambo le parti. La Vastese è pronta e carica, il pronostico però lo tengo per me.
Clicca qui per leggere l’intervista al capitano del Vasto Marina, Ferdinando Giuliano.