Kaaral è un’azienda di cosmetica per capelli. Una storia partita 35 anni fa, a Montenero di Bisaccia, portata avanti con passione dalla famiglia Vitulli. “Un’azienda con distribuzione internazionale”, al passo con i tempi e sempre alla ricerca di nuovi mercati esteri. Dopo aver presentato negli scorsi mesi le realtà di Temprasud, guidata da Michelangelo Del Vecchio, e Triveri, con Alessandro Triveri che ha raccolto il testimone dal padre Giovanni, siamo andati a conoscere la storia della famiglia Vitulli nella zona industriale di San Salvo.
Com’è nata Kaaral?
Generalmente si dice che la disgrazia altrui, può fare la fortuna di altri. In questo caso non c’è stata quella altrui. La famiglia Vitulli negli anni 75/80 subì una truffa colossale e giustizia umana non fu fatta, causa indulti, amnistie o prescrizioni. Da quel dissesto economico, la famiglia decise di ricominciare da sottozero proprio nel settore cosmetico. Ma la vita riserva sempre delle sorprese. Il destino decise un incontro casuale tra un esponente dei Vitulli ed un chimico-cosmetologo e, naturalmente, iniziò l’avventura. La forza e la voglia di dimostrare di essere persone capaci ed oneste, malgrado la scarsa fiducia degli istituti di credito, furono l’inizio di una forte passione per ciò che la famiglia fa quotidianamente. Il confronto con gli altri è stato decisivo per guardare e capire cos’era la cosmetica nel mondo dal polo nord al polo sud. Lavorare, vendere e investire i profitti, passo dopo passo. La soddisfazione più grande è stata quella di affacciarsi da subito sul mercato estero, grazie ad un piccolo distributore.
Oggi siete una realtà solida. Quali sono i vostri pilastri?
Si può dire che Kaaral è un’azienda giovanissima. In genere si spera che l’azienda vada oltre la vita del fondatore. In Kaaral siamo già alla terza generazione che ha creduto e crede in questa attività. Bisogna credere negli uomini che si hanno intorno, perché l’azienda è fatta da più persone che mettono insieme le proprie esperienze, le proprie professionalità e portano avanti un progetto umano e di rispetto per il prossimo. L’azienda deve avere uno scopo sociale. Il profitto lo si fa sul territorio, vendendo e acquistando sul territorio stesso. Relazionarsi con altri, vendere o acquistare da altri, è qualcosa di sociale, per questo non si può egoisticamente affermare “sto bene io allora stanno bene tutti”. L’azienda deve svilupparsi e per farlo ha bisogno di innovazione, tecnologia e uomini capaci di mettere passione nel lavoro che svolgono. Questa è la visione di azienda per Kaaral. Seguendo questi principi da 3 persone, oggi siamo in 33, per il futuro…
Dal garage di casa, a questo stabilimento moderno e tecnologicamente avanzato ne è stata fatta di strada. Quando c’è stata la svolta?
Il momento decisivo è stato il trasferimento da Montenero a San Salvo. A volte si dice che l’abito non fa il monaco, ma non è così. Quando si era a Montenero si lavorava nel magazzino di casa. Spostarsi a San Salvo, trovare una zona industriale ben strutturata, affittare un piccolo stabilimento, creare una struttura aziendale ha certamente contribuito ad avere più credibilità. Poi, come a volte capita nella vita, i sogni diventano realtà e il progetto per la costruzione del nuovo opificio è stato possibile perché le banche locali, hanno creduto in noi. Da anni ormai l’azienda ha certificazioni ISO per qualità ambiente e sicurezza. Si portano avanti progetti di riqualificazione del personale. Parlare lingue straniere è all’ordine del giorno. L’azienda incentiva la formazione del personale sotto ogni aspetto necessario per la crescita professionale dei propri collaboratori
Importante è stato guardare al mercato internazionale .
L’azienda si è rivolta, in passato, ed ancora oggi all’Istituto per il Commercio Estero (ICE) ed ha partecipato a fiere estere in più occasioni, avendo la costanza di presentare i propri prodotti, valorizzare il made in Italy e studiare i mercati internazionali. Tutto ciò è stato importante per la crescita di Kaaral.
Perchè i vostri clienti scelgono Kaaral?
Ci sono tanti modi di vendere un prodotto o di acquistarlo. Al supermercato con la pubblicità e il prezzo, in profumeria perché si spera di trovare prodotti di grandi firme, e cosi via. Nel settore capelli ci si rivolge solo ed esclusivamente ad acconciatori quindi il prodotto viene acquistato per lo svolgimento di una attività. Ciò implica massima qualità e giusto prezzo. All’estero molti scelgono Kaaral perché è made in Italy, perché è un prodotto italiano, per questo non bisogna affatto trascurare design, immagine, pubblicità e qualità.
Avete sviluppato particolari innovazioni o brevetti?
Oggi se qualcuno vuole iniziare un’attività in questo settore può facilmente trovare sul web delle formule standard, il difficile è bilanciarle e renderle qualitativamente valide. Quindi, la bravura di un laboratorio di ricerca è quello di trovare ottime materie prime, e formularle in modo che la qualità sia elevata ed il prezzo sia adeguato al mercato.
Perchè avete scelto di avere tutte le risorse interne all’azienda, dalla produzione, alla vendita, passando per grafica e amministrazione?
Potrebbe sembrare una scelta in controtendenza rispetto alla maggioranza delle aziende che scelgono di delocalizzare molti reparti. In parte questa scelta è dettata dal territorio.
Qual è il vostro rapporto con le nuove tecnologie?.
Le nuove tecnologie aiutano moltissimo ma c’è un problema: dovrebbero andare al passo con la mentalità dei collaboratori e dei giovani, altrimenti la tecnologia avanza ma i collaboratori rimangono indietro. A proposito di ciò, dovrebbe esserci uno stretto legame tra scuola, università ed azienda per avere una migliore specializzazione dei giovani, per un futuro migliore, sia di qualità di vita che di qualità tecnologica.
Il passaggio generazionale in un’azienda rappresenta sempre un momento cruciale. Per voi come si è rivelato?
Molto facile. Se si crede nella famiglia e nel rispetto reciproco non si teme nessuna passaggio generazionale. Le aziende come già detto nascono per durare molte generazioni. Kaaral ha avuto la fortuna di avere dei giovani che condividono la stessa passione per la cosmetica.
Quali strumenti di programmazione del business attuate?
Programmazione e pianificazione aziendale. Il cuore di un’azienda è l’amministrazione finanziaria che fa arrivare ossigeno ovunque e permette ad ogni singolo reparto di svilupparsi e portare avanti dei progetti sia di prodotto che di immagine. Se si pianifica bene si potrà controllare l’azienda a 360°. Non bisogna mai improvvisare un investimento perché potrebbe rivelarsi dannoso per l’azienda stessa e bisogna fare controlli periodici, per capire come e se questi investimenti contribuiscono alla crescita. Alcuni esempi possono essere: programmi a breve e medio termine , budget commerciali e finanziari, valutazione degli errori e verifiche di bilancio trimestrale sono alcune delle strade che necessariamente bisogna percorrere. Oggi si hanno a disposizione tutti i mezzi informatici per farlo .
Un impegno di questo genere nel lavoro richiede passione e condivisione degli obiettivi da parte dei dipendenti. Come fate a mantenere questi alti standard qualitativi?
Si riassume tutto in una parola: rispetto, si è tutti uguali, si arriva, si va via insieme. Ci si chiama per nome ci si da del tu, si prende il caffè insieme. Siamo una grande famiglia.