La BCC Vasto Basket potrebbe non disputare al PalaBCC la prossima gara interna di campionato, domenica 26 ottobre contro Venafro, e si rischia di arrivare ad una situazione davvero imbarazzante. A spiegare quanto accade è il presidente del sodalizio biancorosso, Giancarlo Spadaccini.
I”l fatto inizia dalla nuova normativa sull’applicazione dei 24 secondi di gioco per il campionato 2014/2015 (24 secondi per il possesso in attacco, 14 per l’attacco dopo una palla riconquistata, ndr). Per ottemperare a quanto previsto, la BCC Vasto deve far adeguare la consolle che comanda i 24 secondi facendo istallare un nuovo software dalla ditta fornitrice delle impiantistiche all’interno del PalaBCC di Vasto: Bertelè Srl“. Domenica scorsa, in occasione della prima sfida casalinga, gli ufficiali di gara hanno gestito la situazione con il cronometro manuale, situazione che tra l’altro ha creato non pochi disagi alle due formazioni.
Sembrerebbe una questione risolvibile con un normale intervento di manutenzione, ma ecco che la questione arriva al punto. “Il PalaBCC, come altri 3 impianti abruzzesi (Lanciano, Ortona, e Palatricalle di Chieti, ndr), fu ristrutturato 7 anni or sono in occasione dei Campionati Europei di Basket Femminili. Per l’occasione il Comitato Organizzatore cui facevano parte la Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti e i comuni scelti per le Finali Europee (tra questi il Comune di Vasto), si adoperarono per trovare i fondi, utilizzarli nelle gare d’appalto di ristrutturazione per inaugurare e svolgere le finali nel tempo stabilito. La problematica nacque quando il Comitato Organizzatore, per motivi che non c’è dato cogliere, esaurì il denaro a disposizione e bloccò tutti i pagamenti che erano ancora sospesi.
Tra questi quelli della ditta Bertelè Srl che oggi rivendica la totalità del debito (che sembra si aggiri, intorno a 1.000.000 di €) con le difficoltà oggettive a risolvere la questione che la sta portando verso l’esasperazione. Una delle misure intraprese (estreme, ma comprensibili) è quella di rifiutare l’assistenza tecnica agli impianti in questione e tra questi c’è quello di Vasto”.
In pratica la ditta dice: niente pagamento, niente assistenza. “Sarebbe auspicabile – chiede Spadaccini – che i Comuni e la Regione riprendessero la situazione in mano perché la mancanza di manutenzione ci porterà molto presto a dover acquistare una nuova impiantistica con una spesa molto superiore a quella che forse serve per saldare la ditta Bertelè Srl. Precisiamo che faremo di tutto per risolvere la questione, che ci vede intrappolati in una contesa non nostra (fino a chiedere alla FIP, con pochissime possibilità di accoglienza, una deroga per motivi OBBLIGATI), ma di certo siamo in una situazione alquanto scomoda. Negli anni passati la Vasto Basket ha pagato sempre in proprio le manutenzioni, ordinarie e straordinarie, alla ditta Bertelè Srl e ritrovarsi oggi, in questa situazione assurda, non fa certo molto bene allo sport. Il problema peggiore è che in questo caso si rischia di mandare all’aria un campionato intero, con costi che al momento non sono neanche quantificabili. Ci auguriamo – conclude Spadaccini- che sia la ditta Bertelè Srl sia il Comitato Organizzatore trovino presto una soluzione per il bene di tutti.