“L’adesione si attesta mediamente tra il 50 e il 60%. Per noi, è una buona percentuale, visto che siamo stati i soli a indire questa prima giornata di mobilitazione”. Mario Codagnone della Fiom-Cgil provinciale, traccia un bilancio dello sciopero dei metalmeccanici della provincia di Chieti. “Diciamo no alla modifica degli articoli 18, 13 e 4 dello Statuto dei lavoratori. Non si possono varare provvedimenti solo a favore delle imprese. Bisogna incrementare i salari, tassando le pensioni d’oro e imponendo una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze, e creare lavoro, anche attraverso l’utilizzo dei contratti di solidarietà espansiva”.
I motivi della protesta – No la modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, no al precariato, sì all’estensione dei diritti e delle tutele anche a coloro che fino ad oggi ne sono stati esclusi. Con questi obiettivi la Fiom-Cgil di Chieti lancia la manifestazione provinciale. Ritrovo stamani, alle 10:30, in Val di Sangro per le quattro ore di sciopero indette dal sindacato.
Il manifesto – “Bisogna lottare – si legge nel manifesto dello sciopero – per: ridurre e rimodulare l’orario di lavoro; estendere la cassa integrazione a tutte le tipologie di impresa e di lavoro; impedire le modifiche agli articoli 18, 13 e 4 dello Statuto dei lavoratori per evitare la fascistizzazione del mondo del lavoro; aumentare il costo dei lavori atipici e ridurre il numero delle tipologie di lavoro precario; definire una Legge sulla rappresentanza che dia valore al sindacato e stabilisca un ruolo ben preciso per le lavoratrici ed i lavoratori sulle scelte che contano; estendere i diritti previsti dallo Statuto dei lavoratori alle fabbriche che oggi non lo applicano. Per queste ragioni si indice uno sciopero generale di quattro ore di tutta la provincia di Chieti. La Fiom invita tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori ad aderire massicciamente alla manifestazione di mercoledì. Facciamo sentire la nostra voce, facciamo giungere il nostro no al palazzo del potere. Modalità dello sciopero: ultime quattro ore di ogni turno; il centrale si asterrà le prime quattro ore”.