Visto il quantitativo, è ragionevole pensare che non fosse destinata solo al Molise la marijuana sequestrata sulla costa di Termoli da finanzieri e militari della guardia costiera.
Era verosimilmente indirizzato anche ad altre realtà geografiche (tra cui l’Abruzzo) il carico di imballaggi galleggianti e resistenti all’acqua contenenti 1900 chili di erba gettati a mare “in prossimità della costa, ai fini di un successivo e comodo ripescaggio”, spiegano gli investigatori, che tra gli scogli hanno recuperato alcuni pacchi rimasti incastrati tra i frangiflutti.
I dettagli dell’operazione della Guardia di Finanza (clicca qui)
Gli inquirenti ritengono di aver scoperto una nuova direttrice su cui viaggiavano gli stupefacenti diretti alle regioni adriatiche. Una rotta alternativa a quella, ormai nota da anni, che conduce allo sbarco a Napoli e al successivo smistamento clandestino.