La chiamano la Transiberiana d’Italia perchè è un treno che si arrampica su per le montagne d’Abruzzo fino ad arrivare a toccare i 1395 metri di Pescocostanzo, la seconda stazione più alta d’Italia. A ricordarlo c’è una targa che accoglie i viaggiatori che scendono dal treno. Un treno storico, con i sedili di legno e i finestrini che ancora si abbassano, anche se bisogna stare attenti perchè i vagoni spesso si infilano tra la vegetazione folta o nelle strette gallerie. Il viaggio alla scoperta delle bellezze della terra d’Abruzzo parte da Sulmona, dove si sono dati appuntamento blogger e instagramers provenienti da tutta Italia e anche dall’Europa. Guardando all’Expo 2015 l’Abruzzo ha scelto il treno come veicolo della sua promozione, per collegare mari e monti.
In maniera lenta, rilassata, per poter ammirare da una prospettiva certamente diversa le bellezze di questa terra. Il primo Abruzzo InstaRail diventa quindi una giornata in cui osservare e raccontare, in tempo reale, attraverso i social network, e a posteriori, le emozioni di un viaggio. Per una volta non c’è l’ansia del treno da perdere, o non ci si lamenta se si viaggia lentamente, o si fanno tante fermate. Il bello è proprio quello. Dalla partenza di Sulmona, dove le figuranti della giostra cavalleresca contribuiscono a far tornare indietro nel tempo, si passa a Campo di Giove, dove l’accoglienza con banda, gonfalone e tanta gente sulla banchina, sembra quella di una scena di un film anni ’50. Palena, con la sua stazione del Valico della Forchetta, crocevia delle strade che collegano le valli, è il luogo dove trovare ristoro e soffermarsi a scoprire quanto di più bello l’artigianato abruzzese possa offrire. E c’è davvero di tutto, dalle mozzarelle fatte sul momento all’artigiano che sapientemente realizza una presentosa.
C’è chi non ha mai visto questi luoghi, non ha mai conosciuto i sapori dei piatti tipici, e ne rimane incantato. Ma anche chi abruzzese lo è può osservare tutto da un’altra dimensione. Seduti sul treno, senza preoccuparsi del traffico, potendo guardare ogni angolo con attenzione, si ha la percezione delle cose (e si osservano anche le brutture realizzate nel corso degli anni dalla mano dell’uomo). Pescocostanzo è il paese che colpisce maggiormente. Un centro storico di pregio, riportato allo splendore di un tempo attraverso azioni di restauro controllate. C’è chi dice che qui le abitazioni, specie nei bei palazzi antichi, arrivino a costare diecimila euro al metro quadro. La cosa speciale è l’incontro con le persone. Dal gruppetto di anziani felice di raccontare un po’ di storia del paese, alle signore che davanti la porta di casa sono sedute intente nel lavorare al tombolo. Un lavoro certosino, prezioso, per una tradizione che si sta perdendo, perchè le donne non hanno più la pazienza e il tempo di dedicarsi a questa arte. Il treno riparte, con i controllori che per una volta non chiedono il biglietto ma ti raccontano la storia di queste carrozze e di questa linea. L’InstaRail, organizzato dalla Regione Abruzzo con la community Instagramers Italia e con il Parco Nazionale della Majella, si conclude con il ritorno a Sulmona. Un breve tratto che però può essere da spunto per altri viaggi. La stessa linea della Transiberiana d’Italia deve tornare una chicca nell’offerta turistica della regione. E poi perchè non pensare a treni speciali che portino i turisti dal mare alla montagna e viceversa?