Alcuni rappresentanti della dirigenza della Vastese, dei giocatori e dello staff tecnico hanno incontrato venerdì pomeriggio in curva D’Avalos i tifosi biancorossi. Presenti il presidente Giorgio Di Domenico, il presidente della juniores Mario Bolognese, il direttore sportivo Enzo Basler, il segretario Dino Monteferrante, l’addetto stampa Stefano Suriani, l’allenatore Gianpietro Precali e i giocatori Giuseppe Soria, Michele D’Ambrosio, Maurizio Piscopo, Giuseppe Corbo, Alessio D’Adamo, Mirko Bonuso e Fabricio Castello.
“Non siamo qui per chiedere soldi ai tifosi – ha precisato l’addetto stampa – nè per andare via, se abbiamo proseguito questa avventura è perchè vogliamo che continui a lungo e con i risultati, togliendoci delle soddisfazioni”.
Il motivo principale che ha spinto la società ad organizzare questo incontro è quello di voler ricompattare l’ambiente, riconquistare i propri tifosi, fare in modo che sempre più numerosi tornino a riempire lo stadio. La dirigenza è consapevole della grande spinta che può dare il pubblico di Vasto, supporto che può rivelarsi fondamentale nel corso della stagione e fare la differenza. Proprio per questo si è detta disponibile a fare tutto il possibile per mettersi a disposizione delle richieste della tifoseria, dando una mano anche nell’organizzazione delle coreografie. “Dopo la partita vinta contro il San Salvo – ha rivelato Balser – eravamo tutti molto felici, non solo per la vittoria, ma soprattutto perchè abbiamo sentito di nuovo i cori all’Aragona, vorremmo fosse sempre così”.
I tifosi hanno prima ribadito l’autosospensione per protesta contro le punizioni inflitte a 13 di loro, Daspo considerati eccessivi, poi hanno voluto denunciare lo stato di abbandono e di degrado in cui si trova lo stadio Aragona, sottolineando la totale assenza dell’amministrazione comunale e il diverso trattamento riservato dalla stessa ad altri sport come il basket. Gli ultras hanno fatto notare che in tre anni dalla rinascita del calcio nessun rappresentante dell’amministrazione comunale si è mai visto allo stadio. Un atteggiamento che nemmeno la dirigenza biancorossa riesce a spiegare.
Al tal proposito Bolognese ha fatto presente l’intenzione della Vastese di prendere in gestione l’Aragona per riammodernare la struttura e provare anche ad avere nuove entrate, ma al momento si tratta di una possibilità non ancora concreta: “Se siamo così pochi non possiamo occuparci di tutto”, ha detto il dirigente che ha poi spiegato il perchè la juniores sia composta da giocatori non vastesi: “A parte lo Sporting Vasto nessuna scuola calcio cittadina ha dato i propri tesserati alla Vastese. Ci sono tanti cuori biancorossi in giro, ma solo a chiacchiere e lo dico io che sono di Palmoli”.
Confermate le dimissioni di Prospero e Salvatorelli: “Ci siamo solo noi, questa estate la Vastese ha rischiato di sparire di nuovo, le proposte presentate non erano concrete. Se arriverà qualcuno con una forza economica superiore alla nostra ci faremo subito da parte”. Da tempo si lavora per cercare nuovi soci, ma la situazione non è delle migliori: “Stiamo facendo il possibile, le abbiamo provate tutte, ma in tanti rifiutano, oltre questo non possiamo fare”. In conclusione un ringraziamento a Basler: “E’ una persona squisita, per fortuna abbiamo trovato uno come lui”.
Anche Di Domenico ha chiesto pubblicamente il sostegno dei tifosi, garantendo il massimo impegno per migliorare la situazione, tante le idee e i progetti per tornare in alto: “Anche a me piace vincere, la D la voglio anche io, ma non possiamo andarci senza una base societaria solida, altrimenti torneremo immediatamente in Eccellenza rischiando di fallire ancora. La solidità economica è la nostra priorità e passa anche per la via che porta all’unione con il Vasto Marina”. La società ha confermato di voler tornare sul mercato se a novembre, alla sua riapertura, la squadra sarà nelle prime posizioni arriveranno rinforzi e si punterà a giocarsela fino al termine della stagione, Coppa Italia inclusa.
Stimolante come al solito mister Precali: “Prima o poi ci deve essere una ripartenza, il momento è arrivato. Tutti noi abbiamo dentro una fiamma che arde, una passione, dobbiamo tenerla accesa, si vive per questo. Se siamo qui insieme è perchè vogliamo bene alla Vastese. Sono arrivato per vincere tutte le partite, è il mio modo di fare calcio, mi piace lavorare, non sono soddisfatto ma possiamo migliorare e rinforzarci. Il sindaco? Se facciamo risultati e siamo davanti sarà costretto a venire allo stadio e allora si renderà conto di come è messo l’impianto. Ora non dobbiamo pensare a questo, dobbiamo pensare a vincere e fare bene in campo e questi ragazzi daranno il massimo, chi non lo fa va via. Voi stateci vicino, è innegabile, quando c’è il pubblico ogni giocatore è portato a dare di più”.