Basta con ricerche e trivellazioni petrolifere nel mare Adriatico. Dopo la vicenda dei 7 capodogli spiaggiati a Vasto (4 salvati da esperti e volontari, 3 morti), i parlamentari del Movimento 5 Stelle ribadiscono le ragioni del no e mettono sotto accusa i Ministeri dell’Ambiente e degli Esteri per le autorizzazioni rilasciate alle multinazionali del petrolio. Lo fanno tramite il blog di Beppe Grillo.
“Lo spiaggiamento dei 7 capodogli (di cui 3 morti) sulle coste abruzzesi – affermano deputati e senatori pentastellati – è quasi certamente dovuto agli effetti della ricerca petrolifera in mare e l’utilizzo di tecniche di esplorazione del sottosuolo, come l’air-gun, che provocano traumi dalle conseguenze anche letali alle specie animali presenti“.
“Molti studi – fa notare M5S – dimostrano che le tecniche di prospezione danneggiano gli abitanti del mare e a febbraio lo avevamo detto chiaramente in una interrogazione ai ministri dell’Ambiente e degli Affari Esteri nella quale chiedevamo garanzie a difesa del nostro patrimonio marino”, “Ministeri che sono rimasti sordi alle nostre richieste. E oggi, come la storia dei capodogli dimostra, le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti”.
La replica – “Esiste – ribatte il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti – una legge molto rigorosa in Italia, tra le più rigorose in Europa. Il mio Ministero si atterrà alle leggi attuali: sarà molto rigoroso sia nelle valutazioni di impatto ambientale, sia nel rilascio delle autorizzazioni integrate”.