L’informazione regionale perde una testata storica. Dal 13 ottobre il quotidiano Il Tempo smetterà di pubblicare l’edizione abruzzese. Scompare dalle edicole quello che è stato il primo giornale a raccontare quotidianamente gli avvenimenti di città e paesi dell’Abruzzo.
Negli anni Ottanta e fino alla prima metà degli anni Novanta, Il Tempo poteva vantare redazioni sparse sul territorio regionale: non solo nei quattro capoluoghi di provincia, ma anche ad Avezzano, Lanciano e Vasto, dove prima in via Santa Maria e poi in piazza Rossetti ebbe sede l’ufficio di corrispondenza in cui veniva confezionata la mezza pagina locale sui fogli vecchio formato, grandi quasi il doppio delle dimensioni tabloid utilizzate attualmene dai quotidiani: a Vasto gli articoli venivano scritti, impaginati insieme alle foto e titolati. Giuseppe Catania, Peppino Forte, Pino Del Moro, Marina Recinelli, Sabrina Lanfranchi, Paola Cerella, Michele D’Adamo sono alcune delle firme che hanno fatto la storia della redazione di Vasto.
Nel 1994 i primi tagli: da Roma venne ordinata la chiusura delle sedi minori. Da alcuni anni, il quotidiano di piazza Colonna aveva soppresso anche le redazioni provinciali. Era rimasta solo quella regionale di Pescara, al primo piano con lunghe vetrate di un edificio di piazza della Rinascita.
L’annuncio della chiusura – “Dal prossimo 13 ottobre – annuncia il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio – l’edizione Abruzzo de Il Tempo non sarà più in edicola e i giornalisti in servizio presso la redazione regionale di Pescara saranno tutti messi in cassa integrazione a zero ore”. Chiedendo di incontrare il sottosegretario con delega all’Editoria, Luca Lotti, Di Pangrazio si rivolge al Governo Renzi perché dia un aiuto per risolvere le vertenze che coinvolgono Il Tempo e Il Messaggero, altra storica testata in cui si rischiano tagli nel prossimo futuro.