Familiari, parenti, amici e centinaia di semplici cittadini hanno salutato per l’ultima volta Eleonora Gizzi. A 18 giorni dal ritrovamento del corpo senza vita sotto un viadotto dell’autostrada A14, sono state celebrate le esequie funebri della maestra 34enne scomparsa il 28 marzo scorso. Il suo è stato un allontanamento volontario.
Nella chiesa di Santa Maria del Sabato Santo non sono mancate le colleghe, giunte in pullman da Pescara per accompagnarla alla partenza del suo ultimo viaggio.
“Eleonora – l’ha ricordata il parroco, don Massimo D’Angelo – aveva la capacità di sognare, di volere il benessere non personale, ma per tutti, di guardare oltre”, verso “la felicità che diventa un cammino, sempre in movimento. Vorrei ricordare Eleonora così: col cuore aperto, mite e pieno di grande sensibilità”.
L’uscita del feretro è stata salutata dal lancio di palloncini bianchi e dalle note di musiche tribali suonate da musicisti di Vasto, Pescara e Casalbordino.
Il prefetto e il questore di Chieti, Fulvio Rocco de Marinis e Felice La Gala, il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, e il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte, hanno espresso la vicinanza delle istituzioni ai familiari di Eleonora.
“Le ricerche – ha detto de Marinis al termine del funerale – sono state compiute in modo capillare, anche nella zona in cui successivamente è stato ritrovato il cadavere. Eleonora era come se fosse diventata una nostra familiare, la volontà di trovarla era un pensiero fisso. Fa male il fatto che sia andata a finire in questo modo”.