Nel corso della mattinata diverse equipe di esperti hanno raggiunto la spiaggia di Punta Penna per lavorare al salvataggio dei capodogli arenati. Da Pescara è arrivato Vincenzo Olivieri, presidente del Centro Studi Cetacei, che ha guidato con i medici del servizio veterinario della Asl e la Guardia Costiere le operazioni cui hanno partecipato anche decine di volontari. E’ lui, ai nostri microfoni, ad indicare alcune possibili cause sullo spiaggiamento di massa.
A Vasto è arrivato anche il personale della Fondazione Cetacea onlus di Rimini. “La nostra area di competenza è di Emilia Romagna e Marche – spiega la biologa Valeria Angelini -ma visto che siamo in collaborazione con il Centro Studi abbiamo pensato di venire qui per metterci a disposizione”. La dottoressa Angelini ricorda un analogo episodio nel 2009, in Puglia. Anche in quel caso i cetacei viaggiavano in gruppo. “I capodogli hanno un’organizzazione complessa. I giovani viaggiano insieme e seguono il capobranco. Ma prima di poter dire cosa è successo sarà necessario fare le analisi necroscopiche.
Questi animali sono abbastanza frequenti nel basso Adriatico, seguono le correnti e il cibo. Nei giorni scorsi un branco era stato segnalato davanti a Vis, in Croazia. Attraverso Blue World, che monitora gli spostamenti, andrà verificato se si tratta dello stesso branco”.