“Ognuno è libero di fare ciò che crede, se per essere tifoso della Vastese ci vuole la garanzia di andare in Serie D, io questa garanzia non mi sento di darla, chi se la sentirebbe? Le partite vanno giocate, ci sono episodi e infortuni, tutto è possibile, nulla scontato. E’ chiaro che sarei felicissimo di andare in D, ma al momento possiamo solo garantire che questa squadra darà il massimo e che punterà ad arrivare il più in alto possibile”. Queste le parole con le quali il presidente della Vastese, Giorgio Di Domenico, ha risposto alla domanda sugli obiettivi della squadra per il prossimo campionato, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina presso l’Azienda Vitivinicola Sergio Del Casale. Presenti anche il direttore sportivo Enzo Basler, l’allenatore Gianpietro Precali, il segretario Dino Monteferrante, il capitano Giuseppe Soria, l’addetto stampa Stefano Suriani, il mister della juniores Nicola Di Martino e il suo vice Gennaro Migliaccio.
“Siamo più da questa parte che dalla vostra – ha esordito Di Domenico rivolgendosi ai giornalisti – questa è purtroppo la situazione della nostra città. Inutile che ricordi le criticità del momento che coinvolgono anche il mondo del calcio, come sempre spenderemo senza dissanguarci, stando con i piedi per terra e non promettendo traguardi impossibili da raggiungere. Ora ci piacerebbe più costruire una società forte, in grado di allestire una squadra forte, ma dalle nostre parti la parola ‘cooperazione’ non esiste. Si conoscono solo divisione e sottrazione, mentre moltiplicazione e addizione non ci appartengono. In questo modo è difficile fare calcio”.
Un limite è rappresentato, secondo il presidente, anche alle tante squadre di calcio della zona: “In un territorio così piccolo abbiamo 4 squadre in Eccellenza, ovvio che ci sia dispersione di sponsor e tifosi, idem per le possibilità della amministrazioni locali. Così i risultati sono quelli che sono. Non sto incolpando nessuno, ma questa situazione deve cambiare, le divisioni non hanno più modo di esistere. Auspico un dialogo in tempi brevi con il Vasto Marina per un ‘fidanzamento’ immediato e per un ‘matrimonio’ dal prossimo anno. Non nascondo che già hanno inziato a darci una mano con il campo di San Tommaso”.
Di Domenico ha anche rimarcato la totale assenza dell’amministrazione comunale nei confronti della squadra di calcio cittadina: “Ci piacerebbe che ci venisse data la stessa attenzione che danno ad altri sport, bisogna fare uno sforzo maggiore, almeno essere equiparati ad un movimento che sta andando bene. In questi anni ci sono state fatte tante promesse non mantenute. Abbiamo in città strutture pessime, campi come l’Incoronata, i Salesiani, che costa pure parecchio, Vasto Marina e la 167 non sono buoni nemmeno per piantare le patate. Non è normale che i bambini non abbiano un campo in sintetico dove fare scuola calcio, non si può crescere in questo modo. Tutto ciò condiziona anche i risultati. L’Aragona cade a pezzi e nessuno fa nulla, durante la settimana non possiamo allenarci lì. Dovrebbe essere il salotto che la domenica ospita persone che arrivano da fuori, invece è tutto sporco, per non parlare dei servizi. Abbiamo provveduto alla pulizia della sala stampa, nonostante spettasse al Comune”.
Il presidente ha poi annunciato che il suo impegno nell’immediato sarà quello di provare a unire tutte le forze: “Proveremo a cambiare tutto ciò, anche economicamente con una sorta di spending review per fare in modo che i soldi rendano al meglio. Lavoriamo 18 ore al giorno per questa causa, senza prendere soldi, ce la mettiamo tutta ma non basta, ci vuole un gruppo intorno che ci supporti, tifosi, imprenditoria, amministrazione, tutti. I tifosi capiscano che in un momento di sofferenza si deve stare vicino alla squadra e bisogna rapportarsi con quella che è la realtà. Difficile andare in D senza strutture, senza basi e una società solida, il mio compito sarà programmare il futuro, a partire dalla sede che ad oggi non abbiamo. La Vastese in categorie serie può diventare un importante veicolo promozionale per una città che vuole fare turismo. Ecco perchè la città deve fare fronte comune, lavorerò per questo, sarà la mia priorità nel corso della stagione. Progetto che potrebbe prevedere anche la gestione dell’Aragona”. Poi due parole sul nuovo direttore sportivo e sul mister: “Precali ha un forte carattere e determinazione insieme a Basler ha portato entusiasmo in campo e nello spogliatoio”.
In conclusione un commento sulle vicende societarie estive: “Io non ero presente ma faccio fatica a capire come si siano potuti presentare un direttore sportivo e un allenatore senza firme sul contratto. Cado dalle nuvole e non ne voglio parlare”.
Il nuovo direttore sportivo Enzo Basler ha iniziato il proprio intervento ringraziando la società: “Sono felice che la scelta sia ricaduta su di me, evidentemente è stato apprezzato il lavoro fatto in passato. Volevo arrivare alla Vastese, questa occasione la aspettavo da tanto tempo, è sicuramente la più importante della mia carriera. Sono consapevole dell’impegno enorme che richiede il calcio, soprattutto in una piazza come Vasto che vive di reminiscenze storiche e dove il confronto con il passato è quotidiano. Ho raccolto questa sfida con entusiasmo, nonostante arrivi in un periodo di difficoltà economiche. Quello che posso garantire è un impegno massimo, da parte mia e dei ragazzi che usciranno dal campo sempre con la maglia sudata e so che anche per il mister sarà così, lo conosco bene, lavoriamo insieme da anni. Il resto verrà valutato a step, giornata dopo giornata, per fare migliorie dove e quando sarà possibile”.
Della stessa opinione Precali, molto convinto e fiducioso: “Siamo partiti in ritardo, avrei preferito iniziare verso il 20-25 luglio, ma ci siamo dovuti adattare, ci siamo ritrovati con 3 giocatori e mezzo della scorsa stagione: Soria, D’Adamo, Balzano e Irmici che era andato via. Ci siamo dovuti dare da fare parecchio per tesserare 18-20 giocatori e non è facile calcolando il budget che avevamo a disposizione. Per gli under abbiamo dovuto guardare fuori perchè in zona non ne abbiamo trovati e li abbiamo sistemati con degli alloggi. C’è ancora da lavorare, qualcosa va migliorato, sto facendo anche delle variazioni al modulo per mettere i giocatori nelle condizioni migliori per giocare, per migliorare nel modo di attaccare e di difendere. Siamo un po’ indietro ma è una squadra di esperienza con il giusto mix di giovani, mi soddisfa, sono fiducioso”.
Precali di campionato tranquillo non ne vuole sentire parlare: “La parola ‘tranquillo’ non esiste nel mio dna, non mi nascondo, sono consapevole di dove sono arrivato, questa è Vasto, ma io cerco di dare ovunque il massimo, l’ho fatto anche in piazze meno importanti, è ovvio che se prima davo il 100% il blasone di Vasto mi porterà a dare il 110%. Quando sono arrivato al Vasto Marina ultimo con 7 punti ho detto che ci saremmo salvati senza play-out, per me è sempre importante fare bene, essere determinati. Mi piace fare il professionista, non mi accontento, punteremo a dare il massimo per arrivare il più in alto possibile, ma è un lavoro che va fatto settimana dopo settimana. In gruppo ci deve essere il rispetto, non accetto maleducazione, scorrettezze e comportamenti sbagliati, si rispettano le regole, si rema tutti dalla stessa parte e le mele marce vanno fatte fuori. Balzano terzino? E’ un ragazzo umile che ha voglia di giocare, può fare bene, sta migliorando e soprattutto non ha genitori dietro che si intromettono”.
Poi un commento sul mercato e l’ammissione che manca ancora qualcosa in rosa: “Sono soddisfatto della rosa che ho a disposizione, Spagnuolo è una garanzia che può ricoprire due ruoli e quando gioca a centrocampo offre una maggiore copertura alla difesa. Corbo si sta muovendo bene, Irmici può fare sia il centrale che il terzino, forse manca qualcosa a centrocampo e stiamo valutando un terzino sinistro. Non penso che in attacco abbiamo bisogno di centimetri, Dema mi ha sorpreso positivamente, ha altre ottime caratteristiche e qualità e metterà in mostra quelle, come la velocità, sono contento di avere lui come punta. Abbiamo contattato 25 attaccanti, tra Campania, Puglia e altre regioni, alcuni ci hanno fatto perdere la pazienza, è difficile tesserarli perchè vogliono tanti soldi, parlano subito e solo di denaro. Dema invece si è posto in modo differente, è un bravo ragazzo ed è voglioso di dimostrare il proprio valore, mi basta la voglia, è un’importante garanzia”.
Sulla partenza di Benedetto ha risposto Basler aggiungendo anche delle novità di mercato:” Silverio è un grande giocatore, lo conosciamo, ma ha avuto altre esigenze che noi non potevamo accontentare, ma non era una distanza siderale, infatti solo da qualche giorno è venuto a riprendere le sue cose nello spogliatoio. Ci ho parlato a lungo, siamo molto rammaricati, ma è giusto che faccia le sue scelte. Così come avevamo parlato con Triglione e Battista che poi hanno preso altre strade. Abbiamo in prova un terzino sinistro ’95 Mascolo e il centrocampista Alessandro Dell’Oglio (’88), già a Vasto in D nel 2008. Il portiere Michele Leo (’94) invece firmerà in giornata”.