La Sider Vasto può essere salvata. Ad aprire uno spiraglio è il Tribunale, da cui giunge il via libera al con cordato preventivo per l’industria specializzata nella produzione di tubi e profilati in acciaio.
Ma affinché, dopo due anni di tribolazioni, i 52 lavoratori (gli altri 3 hanno scelto la mobilità volontaria) tornino a sperare è necessario il sì dei creditori dell’azienda, che si esprimeranno il 30 ottobre, data per la quale sono stati convocati dal commercialista vastese Fernando Pignatelli, commissario nominato dal giudice del Tribunale di Vasto Elio Bongrazio, che il 12 agosto scorso (ma la notiziia è trapelata solo nelle scorse ore) ha accolto la richiesta della società modenese proprietaria della fabbrica di Punta Penna, avviando le procedure di concordato preventivo. Una prima, analoga istanza, era stata respinta ad aprile perché ritenuta allora inammissibile.
Ma gli operai, abituati da troppo tempo a promesse mai mantenute, ci vanno coi piedi di piombo e rivolgono un appello al titolare della Sider Vasto, Franco Testi: “Dalla società aspettiamo altri fatti concreti – dice Michele Villamagna, delegato Cgil – e, nello stesso tempo, confidiamo nella riunione del comitato di crisi della Regione che, slittato a lunedì prossimo, dovrà rifinanziare la cig in deroga fino al prossimo novembre. Fermo restando che i lavoratori aspettano ancora il pagamento di tre mensilità”. Oggi, alle 17.30, si terrà un nuovo incontro alla Cgil di Vasto per fare il punto della situazione.