“La prossima settimana, presenteremo due esposti in Procura, uno sulla sicurezza del nostro lavoro e l’altro sull’attività del dirigente amministrativo del Comune di Vasto, che impartisce ordini al comandante della polizia municipale, ma non può farlo. Inoltre, organizzeremo una manifestazione regionale sulle condizioni lavorative dei vigili di Vasto”. Il Diccap, sindacato della polizia municipale, sceglie le vie legali. Finirà nelle aule del Tribunale il braccio di ferro trai vigili e l’amministrazione comunale.
Quest’anno neanche il prefetto di Chieti, Fulvio Rocco de Marinis, è riuscito nell’intento di trovare un accordo tra le parti, da mesi ai ferri corti su turno notturno estivo, taglio degli stipendi (secondo il sindacato, “250 euro lordi in meno in busta paga”) e sulla sicurezza.
Ad annunciare lo scontro legale con l’amministrazione Lapenna sono il segretario e il vice segretario regionale del Diccap, Walter Falzani e Luigi La Verghetta, e il rappresentante territoriale Antonio Di Lena.
Turno di notte – “Per svolgere il turno di notte, servono 3 agenti più il piantone. Il sindaco dovrebbe essere il garante dei rapporti tra organizzazioni sindacali e amministrazione comunale. Lo scorso anno la contrattazione si svolse dal prefetto e si trovò un punto d’incontro, perché quest’anno no?
Riteniamo – affermano i rappresentanti sindacali – siano state esercitate pressioni sul comandante Orlandino Carusi per l’istituzione del servizio notturno. Chiederemo alla Procura l’acquisizione dei documenti e un procedimento disciplinare nei confronti del comandante, che ha attuato la volontà dell’amministrazione comunale istituendo il terzo turno sic et simpliciter, senza le necessarie condizioni di sicurezza.
Oggi, ad esempio, ci sono cinque turni dalle 6,30 all’1,30, ma senza un incremento di personale. L’organico è carente: siamo in 27 più il comandante, ma due persone sono in malattia. In base alla normativa vigente, l’organico dovrebbe essere di 58 unità. Se analizziamo la situazione delle città abruzzesi e del vicino Molise, vediamo che a Vasto si registra la peggiore carenza d’organico: basta fare il rapporto tra numero dei vigili e popolazione residente”.
Intanto, il comandante Carusi è tra due fuochi: il Comune spinge per l’istituzione del terzo turno e il sindacato dalla parte opposta. Entrambi i fronti minacciano il ricorso alle vie legali nei suoi confronti.
Stipendi tagliati – “Attendiamo risposte su reperibilità, manutenzione delle divise e previdenza complementare. L’amministrazione comunale ha tagliato all’improvviso la reperibilità per pronto intervento, che prima era prevista per 6 giorni al mese per ognuno degli agenti e degli ufficiali). Ma, cosa assurda, l’ha mantenuta per altri settori municipali, come l’urbanistica, i cui dipendenti non devono svolgere alcun servizio di pronto intervento. Riteniamo ci sia un piano ben preciso finalizzato solo a tagliare gli stipendi della polizia municipale, pur trattandosi di cifre tutt’altro che elevate: l’indennità di rischio, ad esempio, era di 30 euro al mese. Come si fa a dire che la nostra attività non è a rischio, se siamo stati dotati di armi attraverso un’apposita delibera del Consiglio comunale? Abbiamo pistole nuove, Beretta di cui siamo stati dotati dal marzo 2014, ma non abbiamo svolto le prove di tiro obbligatorie almeno una volta all’anno. Inoltre, le munizioni sono del 2001, quando andrebbero cambiate ogni due anni, quindi rischiano di inceppare le armi.
Il contratto decentrato del Comune di Vasto è stato firmato da due organizzazioni sindacali su cinque e da quattro rsu su nove. Il fondo di produttività ammonta complessivamente a 660mila euro, di cui le indennità dei vigili raggiungono i 16mila euro, cifra che lascia intendere quanto sia minimo il risparmio ottenuto dall’amministrazione comunale tagliando le indennità solo alla polizia municipale”.
Vie legali – “La prossima settimana annuncia Falzani – presenteremo due esposti in Procura, uno sulla sicurezza del nostro lavoro e l’altro sull’attività del dirigente amministrativo del Comune di Vasto, che impartisce ordini al comandante della polizia municipale, ma non può farlo. Inoltre, organizzeremo una manifestazione regionale sulle condizioni lavorative dei vigili di Vasto. E su tutta questa vicenda abbiamo anche informato la segreteria nazionale del sindacato”.
La vigilia – Torna sul piede di guerra a Vasto il Diccap, il sindacato della polizia municipale.
Hanno sortito l’effetto contrario le due diffide a non istituire il servizio notturno indirizzate il 4 e il 5 agosto dal vice coordinatore regionale dell’organizzazione sindacale, Luigi La Verghetta al sindaco, Luciano Lapenna, al dirigente amministrativo, Vincenzo Marcello, e al comandante dei vigili, Orlandino Carusi.
L’8 agosto, durante la Notte rosa, l’amministrazione comunale ha imposto al comandante l’istituzione del servizio notturno, in cui in quella circostanza sono stati impiegati 10 vigili. Ma è ancora muro contro muro. Il sindacato oggi, alle 11, dinanzi al Comando di piazza Rossetti, terrà una conferenza stampa cui parteciperanno i vertici regionali del Diccap.
“Nel Comune di Vasto, ed in particolare per quel che riguarda i servizi notturni che l’amministrazione pretenderebbe che la polizia municipale svolgesse senza fiatare – ha affermato La Verghetta nei giorni scorsi – la normativa che riguarda la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro è del tutto disattesa. In base alla legge regionale sulla polizia locale ed in base anche alla legge nazionale quadro sull’ordinamento della polizia municipale, e come da sempre ribadito dalla giurisprudenza costante del Consiglio di Stato, non può essere interposta una figura di un dirigente amministrativo tra il sindaco ed il comandante del Corpo e quindi, il dirigente amministrativo non può assolutamente impartire direttive sul servizio al comandante della polizia municipale, come invece purtoppo sta avvenendo”.