Sono giorni di grande traffico al porto di Punta Penna. Giovedì scorso ben 5 navi erano attraccate alle banchine dello scalo vastese, con la conseguente importante attività a terra per il carico e scarico di merci. La giornata di giovedì scorso è stata tra quelle di maggior presenza di navi mercantili da qualche anno a questa parte. Erano ben 4, due destinate al carico di fertilizzanti, una per il cartongesso e la nave portacontainer, a cui si è aggiunta Nave Galatea arrivata in tarda mattinata. Tanto lavoro, quindi, per gli operatori portuali e gli uomini del Circomare di Vasto, poichè sempre nella stessa mattinata è uscita da Punta Penna la motonave Picasso mentre la nave per il trasporto di cartongesso ha lasciato il suo posto ad una per il carico della sansa. Inoltre erano comunque presenti i motopescherecci e le imbarcazioni da diporto. Una sorta di banco di prova per tutti gli operatori di Punta Penna che contano di trovarsi ad affrontare sempre più giornate da “bollino rosso” come quella di giovedì.
“È ormai consolidato l’incremento del traffico mercantile (sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo) – commenta il comandante Giuliano D’Urso – che scala il Porto di Vasto connesso anche a nuovi traffici, con contestuale utilizzo di navi di sempre maggiori dimensioni in termini di stazza (navi Ro-RO GT 28000 – L.O.A. 170 MT). Una specializzazione, nel panorama del sistema portuale abruzzese sempre più spinta, che consente, grazie al concorso della Dogana e di tutti gli Enti a vario titolo coinvolti lo svolgimento delle operazioni portuali con furgoni, container, rinfuse liquide e solide nel rispetto delle normative di sicurezza in vigore”.
Dall’inizio del 2014 sono 104 le navi arrivate a Punta Penna, con 250.000 le tonnellate di merce movimentata, circa 7000 furgoni, circa 1500 i container (espressi in TEU).
“L’esiguo spazio di evoluzione all’interno del bacino portuale – spiega D’Urso – va debitamente valutato in occasione di ogni manovra e soprattutto in caso di presenza di altre navi agli ormeggi. Tale conformazione necessita enorme impegno ed esperienza nell’eseguire le manovre evolutive, effettuando un preciso allineamento, valutando attentamente le correnti all’imboccatura ed i venti dominanti entrambi provenienti dai settori settentrionali che causano risacca nel bacino portuale, soprattutto in caso di condizioni meteo marine avverse. La sala operativa del Circomare sovrintende a tutte le operazioni mentre il Pratico Locale coordinando i servizi tecnico-nautici (rimorchiatori e ormeggiatori) garantisce la movimentazione in sicurezza delle navi”.