Saranno due giocatrici vastesi a rappresentare l’Abruzzo all’edizione 2014 del Trofeo delle Regioni-Kinderiadi di Beach Volley che si svolgerà a Jesolo dal 26 al 29 luglio. Si sono guadagnate guadagnate la qualificazione all’ultima chance, dopo un mese di intensi, due tappe del Campionato italiano giocate da protagoniste, con un terzo e un primo posto, e la sfida decisiva contro le pescaresi sorelle Di Ruscio. Gaia Genovesi e Alessandra Di Tizio, classe 1997, tesserate per la BCC San Gabriele, sono pronte per affrontare la competizione nazionale nel migliore dei modi. Per loro, cresciute nella società vastese e allenate dal trio-magico Marcovecchio-Checchia-De Marinis, è una stagione estiva davvero positiva.
Avete dovuto lottare fino all’ultimo set dell’ultima partita per guadagnarvi il Trofeo delle Regioni.
Gaia. È stata tosta, fino alla fine. Anche dopo aver vinto la tappa del Campionato Italiano abbiamo dovuto fare tutto da capo.
Maria Luisa Checchia ha scelto una formula che assegnava punti nelle tappe del campionato italiano e nella sfida tra voi tre coppie in lizza. Avete quasi rischiato di lasciar sfuggire il traguardo.
Gaia. Sapevamo che la formula era questa, ma dopo aver vinto ad Ostia sembrava tutto un po’ più facile. Invece nella sfida “interna”, abbiamo giocato malissimo, l’abbiamo presa un po’ sottogamba, siamo arrivate ultime perdendo due volte 2-0.
Alessandra. Abbiamo perso però con i punteggi eravamo lì (dice sorridendo alla compagna). È vero, dopo la vittoria di Ostia eravamo un po’ più sicure. Meno male che è andata così.
Come è partita questa esperienza?
A. È partita come una cosa tra di noi, lei mi ha chiesto di fare insieme le tappe del Campionato Italiano, abbiamo iniziato con i tornei qui in zona e poi Maria Luisa ha detto che voleva valutarci per il CQR e così abbiamo iniziato.
G. Io non mi aspettavo per niente di poter arrivare a questo risultato.
Alessandra ha già disputato l’edizione vastese del Trofeo, Gaia è alla prima esperienza. Come vivete questo momento?
G. È vero, questo è il primo anno in cui gioco a beach volley seriamente. Ma a me piace molto più della pallavolo e con Alessandra ci siamo trovate subito a meraviglia.
A. Abbiamo colto al volo l’occasione che ci è stata offerta ed eccoci qui. Sono contenta perchè anche a me piace più il beach volley.
Perchè preferite il beach volley all’indoor?
A. È uno sport più completo. Nell’indoor sei più legata ad un ruolo.
G. Ti coinvolge di più. E poi è bello essere in due e trovare affinità con una persona.
Essere solo in due riduce i problemi di “convivenza” ma può essere anche un’arma a doppio taglio. Se non si va d’accordo è davvero dura. Voi come la vedete?
G. La cosa più importante è l’aspetto mentale. Io e lei siamo fortunate perchè abbiamo due caratteri molto diversi ma in campo siamo sempre molto tranquille, non ci attacchiamo mai. Anche nei momenti più difficili riusciamo a mantenere la calma e questo ci aiuta tanto.
Avete iniziato la stagione per giocare nel campionato Italiano u19 e invece avete conquistato due ottimi risultati. Come avete vissuto quei momenti?
A. Non abbiamo realizzato subito di aver vinto.
G. Ci siamo rese conto quando siamo tornate a casa. Ora puntiamo alla finale under 19 a Catania, sarà un appuntamento importante.
Come vi sentite a dover rappresentare la vostra regione in una competizione nazionale?
G. È una bella sensazione anche perchè l’Abruzzo è sempre stato un po’ in ombra come regione nella pallavolo. Ma nel beach siamo allenati da tecnici che da sempre sono ad altissimo livello, hanno allenato anche la nazionale. Siamo in buone mani, possiamo fare bella figura.
A. Siamo molto orgogliose di poter rappresentare la nostra Regione.
Due vastesi l’hanno già vinto il Trofeo delle Regioni 2010. Pensate di poter fare il bis?
A. Delli Quadri-Innocenti, come dimenticare quella vittoria! Laura sta ancora giocando nel campionato italiano, Giada se non si fosse fatta male sarebbe andata avanti.
G. Quell’annata è stata particolare, loro anche a livello fisico erano dominanti.
Nel beach tutte e due attaccano e difendono anche se ogni giocatore ha delle sue preferenze. Voi?
G. Abbiamo caratteristiche simili, siamo entrambe portate all’attacco. Nell’indoor io sono la giocatrice di difesa ma non ho proprio quelle caratteristiche.
A. Io nell’indoor sono centrale quindi difendo poco. Ma se curiamo la ricezione poi in attacco possiamo fare un bel gioco.
Scelta di mantenere fisse le coppie come l’avete vissuta?
G. All’inizio siamo rimaste un po’ perplesse ma poi è andata bene perchè avevamo iniziato a giocare proprio con l’idea di giocare tutta l’estate insieme. Ho chiesto a lei proprio perchè mi trovo bene dal punto di vista caratteriale.
A. Questo ci aiuta molto nelle partite, soprattutto quelle difficili, in cui andiamo in difficoltà, quando andiamo sotto, riusciamo a recuperare grazie al nostro feeling.
Capita spesso che andiate sotto nel punteggio per poi fare dei grandi recuperi fino a vincere.
G. Andiamo sempre sotto. Ma al tie break non abbiamo mai perso una partita, riusciamo ad essere più fredde delle altre ragazze che magari si lasciano prendere dall’agitazione.
A. Magari possiamo perdere 2-0, ma 2-1 mai, al tie break abbiamo sempre vinto.
Negli ultimi anni, giocando in serie C, contro avversarie di buon livello, siete cresciute molto.
G. È vero, quest’anno è andata bene. Soprattutto quest’estate ho fatto un salto importante perchè ho imparato di più a gestire me stessa, a farmi prendere meno dal panico e quest’estate sono arrivate tante soddisfazioni..
State vincendo tanto.
A. Mai vinto così tanti tornei, è davvero bello.
I vostri allenatori sono sempre molto presenti, si fanno sentire. Nel beach, invece, siete sole. L’allenatrice può parlare solo nei time out.
A. Da una parte è meglio perchè cresciamo, facciamo esperienza, capiamo dove sbagliamo. Dall’altra vai un po’ in difficoltà.
G. Dal punto di vista mentale forse è meglio, perchè non hai l’allenatore che ti rimprovera quando sbagli, riesci a tranquillizzarti da sola. Dal punto di vista tecnico è un aspetto negativo, l’allenatore ne sa molto più di te e potrebbe dirti qualcosa che sbagli quando tu non te ne rendi conto.
Cosa vi aspettate?
G. Il confronto per vedere a che livello siamo, perchè quando siamo andate a giocare fuori per le nazionali abbiamo visto squadre molto più forti.
A. Al nord sono molto più forti, è tutto un altro mondo.
È la prima stagione che affrontate seriamente. Immaginate un futuro nel beach volley?
G. Rimane un sogno, sappiamo che l’ambiente è pieno di persone anche più dotate di noi.
A. Sarebbe un sogno.
Avere 3 allenatori così preparati cosa vi da in più?
G. Ci fa sentire più tranquille, ci rendiamo conto di essere in mano a persone competenti. E il fatto che gli allenatori del torneo siano i nostri allenatori anche durante la stagione è molto positivo, abbiamo un feeling con loro.
A. Ci conoscono bene e sanno quello che possiamo dare, quindi ci chiedono sempre di più.
Finita la scuola invece delle vacanze avete iniziato ad allenarvi mattina e pomeriggio invece di fare le vacanze. Chi ve lo fa fare?
A. Ce lo chiedono tutti, ma ne vale la pena. Io sto anche lavorando. Questa è la nostra passione, quindi sacrifichiamo tutto.
G. È vero che bisogna fare delle rinunce, non si può uscire tutte le sere. Ma preferisco fare delle rinunce, il tempo per divertirsi si trova sempre.
Sia agli italiani che nei tornei avete battuto persone più grandi di voi. Cosa si prova?
A. È una bella soddisfazione! A Ostia abbiamo vinto contro Pirv e Pastorini che sono davvero forti.
G. Ci fa piacere, anche ad Ostia abbiamo incontrato gente più grande di noi.
Il complimento più bello che avete ricevuto in queste settimane vincenti?
A. Non c’è stato un vero e proprio complimento ma quando abbiamo vinto la tappa di Ostia ho telefonato ad una mia amica e si è emozionata, mi ha fatto molto piacere.
G. A me hanno detto che non mi hanno mai visto così determinata, notano che ci sto tenendo davvero tanto. Sentire gli amici vicino è bello.
Tranne che con i fulmini nel beach ci si allena e si gioca sempre. Quali condizioni atmosferiche vi mettono di più in difficoltà?
A. Il vento, anche se sulla spiaggia di Vasto c’è sempre quindi ci stiamo abituando.
G. Io soffro un po’ il caldo.
Il colpo preferito?
G. Io la botta forte, da schiacciatrice.
A. Io preferisco un bel cut, fare punto così mi piace.
Avete particolari scaramanzie?
G. Prima di ogni partita dobbiamo prendere il nostro caffè, quello è il nostro rito. Ha portato bene, quindi si ripete.