Da Renato Rossi, riceviamo e pubblichiamo un intervento in merito alla pista ciclabile.
“Le mie considerazioni prendono spunto dalla segnalazione di una vostra lettrice sulla “noncuranza” della manutenzione del tratto iniziale della pista ciclabile, tra l’altro oggetto anche di mie precedenti segnalazioni, che presenta ancora diverse tavole di legno rotte e/o mancanti e invita l’amministrazione locale a voler intervenire per la loro sostituzione, in quanto costituiscono anche potenziale pericolo per i frequentatori della pista.
Mi spiace però deludere la lettrice ed altri cittadini vastesi e non, fruitori della pista, ma il problema della sostituzione delle tavole rotte è stata accantonata dall’amministrazione comunale in quanto ritenuta un inutile dispendio di “soldi pubblici” oramai insostenibile.
Non importa se si è fatto un investimento di quasi 800mila euro, buttato letteralmente poi “a mare” nella pista ciclabile di Valle Lebba, rimasta sin dall’inizio inutilizzata e ora inutilizzabile. Sai quante tavole di legno si sarebbero potute sostituire e quanti anni di manutenzione ordinaria e straordinaria si sarebbero potuti effettuare per la pista ciclabile Vasto-San Salvo.
Mi domando, ma chi all’epoca ha progettato e chi successivamente ha avallato la soluzione del tavolato in legno per la parte iniziale della pista, non aveva considerato che con gli anni il legno si poteva anche deteriorare e di conseguenza si sarebbe dovuto necessariamente intervenire per la sostituzione delle tavole, con i relativi costi di manutenzione?
Ma ora l’amministrazione interviene drasticamente e “taglia la testa al toro” optando per una diversa soluzione del tratto di pista “incriminato”, utilizzando materiali alternativi al legno. Soluzione già sottoposta al vaglio ed autorizzazione della Sovrintendenza dei beni Ambientali che però, sino ad ora ha negato tale ipotesi. In caso ancora di diniego di ulteriori soluzioni con materiali “ecocompatibili” che verranno prospettate alla Soprintendenza, l’amministrazione locale ha già ipotizzato di ricorrere al Tar per dare soluzione definitiva al problema.
Pertanto ci dovremo tenere le attuali tavole rotte e quelle che, nel frattempo, si romperanno ancora, in attesa dell’ardua sentenza del Tar.
A questo punto però sorge spontanea una semplice domanda da rivolgere all’assessore Marco Marra: in attesa della soluzione definitiva, del pronunciamento del Tar (che sicuramente non sarà dietro l’angolo) un intervento di manutenzione per la sostituzione delle tavole di legno mancanti e/o rotte è proprio inipotizzabile? Quanto costerebbe ai cittadini vastesi la sostituzione di queste poche tavole? Se si considera poi che le piste ciclabili, nel tempo, “si finanziano da sole”.
Renato Rossi
Ricordiamo ai lettori che “il Comune di Vasto informa che per le segnalazioni si può scrivere, con un indirizzo di posta elettronica certificata, a: [email protected] oppure recarsi presso l’Ufficio del Protocollo comunale in Piazza Barbacani, 2. Entrambe le procedure garantiscono la Pubblica Amministrazione della veridicità delle segnalazioni e dell’attendibilità della fonte informativa. Inoltre, sempre in una logica di ascolto e di partecipazione, sono attivi i canali sociali Facebook e Twitter del Comune di Vasto”.