Da Mario Sabelli riceviamo e pubblichiamo.
“Finalmente estate, finalmente scappiamo dalla città ogni week end o comunque quando possibile per tornare a Vasto a rilassarci un po’ al sole del golfo. Ogni benedetto venerdì si prepara la valigia e si scappa verso la spiaggia. Sole, sdraio, lido, mare, ombrellone…
Ma Vasto è di più, ve lo posso garantire: oramai frequento assiduamente da 4 anni almeno (ho la moglie Uastarol, ma non so se scrive così, quindi perdonatemi l’errore ortografico qualora ci fosse).
Vasto è una citta stupenda, piena di ottimi ristoranti, belle iniziative, paesaggi fantastici, suocere che cucinano bene e…rullo di tamburi…trabiccoli in spiaggia che trasportano ogni ben di Dio, dai salvagenti per bambini rigorosamente non dotati del marchio Cee a costumi di ogni taglia e per ogni età, passando per copricellulari come vuoi tu e radioline universali da attaccare ad ogni sorta di smartphone.
Ma non è tutto: in spiaggia è possibile trovare ogni lusso, e quando dico ogni ve lo assicuro.
Vuoi la bag falsa Luis Chiappon all’ultimo grido? vai al supermaket del lusso: 50 metri dal pontile direzione San Salvo. Desideri un bel paio di Olgan? tranquillo, il tuo personal shopper te le porta sotto l’ombrellone. Sei alla ricerca di un paio di occhiali da sole all’ultimo grido? rivolgiti al tuo rivenditore di fiducia tra il noleggio barche e il pontile. Hai dimenticato il tuo pantalone Pred Ferry? chiedi a Falù, lo stylist della costa dei trabocchi.
E vi garantisco: c’è di più. Hai avuto una settimana stressante? Cosa ci vai a fare alla beauty farm? Puoi avere una qualificata massaggiatrice direttamente sotto l’ombrellone. Oppure magari sei alla ricerca di un po’ di refrigerio dall’arsura estiva: no problem, se vuoi fare la modella, mangia cocco e sei più bella.
Pensate sia finita qui? E naturalmente vi sbagliate. Sto dimenticando il pezzo forte, la novità dell’anno, ciò che ha alzato ancora l’asticella nel livello di togaggine del Vasto Luxury Market (che non vorrei si risenta di non essere menzionato, data la mia accorata pubblicità a tutti gli altri rivenditori): il rivenditore autorizzato Lollex, Pacchet Filipp e Long Jeans. Ci mancava proprio: l’anno scorso infatti mi chiedevo come potessi sopravvivere senza, mi mancava l’aria quando mi hanno detto che non c’era e quasi volevo tornare a casa e non scendere più in spiaggia. Ho incontrato più volte lo psicologo per la mancanza di Lollex e solo ora riesco di nuovo a parlarne, cercavo ovunque dove poter guardare l’ora: ma vuoi mettere guardare l’ora su un Lollex comprato sulla spiaggia di Vasto.
Che dire, l’elenco potrebbe andare avanti per molto ma in realtà scrivo perchè sono adirato. Perchè adirato, vi chiederete?
Ve lo spiego subito: l’altro giorno apro Milano Finanza, pagina 2 e leggo che tra l’aeroporto di Linate e l’imbocco della nuova arteria autostradale sorgerà il più grande Luxury Mall d’Europa, sviluppato da una nota griffe milanese in collaborazione con uno storico magazzino fashion parigino. “Ma vi rendete conto?”, esclamo tutto d’un fiato. “Ma come è possibile!” (di nuovo tutto d’un fiato).
Dico io, come si permettono di copiare un’idea dalla amata Vasto senza nemmeno avere l’onestà intellettuale di citare la provenienza dell’idea. Che vergogna, non dico i diritti, non dico le royalties, non parlo di contratti di copyright o licenze sul trademark ma almeno dire durante la presentazione: “Uè, guardate che questa è una bella idea, ma noi non abbiamo fatto niente, abbiamo solo copiato quando l’estate scorsa davanti a un paio di rostelle abbiamo visto tutto sto ben di Dio”. Neanche quello.
Per questo motivo, io mi appello alle massime cariche cittadine affinchè facciano valere i propri diritti nei confronti di chi (e leggete in giro chi) copia l’idea del Vasto Beach Luxury Market senza nemmeno un minimo di riconoscenza. Tuteliamo tutti il Vasto Beach Luxury Market. Vi prego.
Potreste pensare a un mondo senza la famosa crema al cioccolato (come dice una famosa pubblicità). E allora, potreste vivere una rilassante vacanza a sonnecchiare sotto l’ombrellone senza che qualcuno venga a proporvi un’affare senza precendenti? Senza il Lollex e la borsa Pelada?
Io sì, e magari tanti di noi la pensano allo stesso modo (ma non escludo che potrei essere una voce fuori dal coro).
Mario Sabelli