“Vi chiedo di dare la vostra disponibilità, garantendo io per primo la mia, per eseguire, gratuitamente, come attività di volontariato, al di fuori dell’orario di lavoro, il sabato mattina, i lavori di sfalcio dell’erba sulle strade e nelle aree pertinenziali delle scuole”. E’ il passo saliente della lettera che il segretario generale della Provincia di Chieti, Angelo Radoccia, ha indirizzato a tutti i dipendenti dell’ente.
In tempi di crisi nera, con i bilanci asfittici e le casse vuote, l’amministrazione provinciale ricorre al fai da te. La riforma voluta dal Governo Renzi abolisce Giunte e Consigli provinciali, ossia gli organi di rappresentanza politica e i relativi compensi, ma gli uffici restano e, “come be sappiamo – scrive Radoccia nella missiva, datata 2 luglio – questo momento di difficile rappresentazione del nostro ente agli occhi della opinione pubblica è reso ancora più critico dalla gravosa situazione dei conti che impedisce, di fatto, lo svolgimento delle attività che maggiormente ci caratterizzano presso l’utenza. Quotidianamente, giungono segnalazioni e lamentele, purtroppo ben fondate, da parte dei cittadini, a causa della mancata manutenzione delle strade e delle scuole di competenza, con particolare riferimento allo sfalcio dell’erba”.
Sulla base di queste premesse, “vi rivolgo – scrive il segretario generale – un accorato appello, affinché diamo un segnale di speranza, di impegno, per dire a tutti che noi ci siamo! Che le lavoratrici e i lavoratori della Provincia di Chieti ce la mettono tutta e scendono in campo, in prima persona, senza badare ai livelli, alle mansioni, senza alcun tornaconto”.
Quindi Radoccia chiede a tutto il personale la disponibilità a lavorare di sabato mattina per il taglio dell’erba lungo le strade provinciali e al di fuori degli edifici scolastici, “garantendo io per primo la mia disponibilità”.
“Resta inteso – precisa il dirigente – che tali attività non saranno considerate in alcun modo prestazioni lavorative e che non daranno luogo a riposo compensativo e/o straordinario. Sarà una mera attività di volontariato con finalità sociali per mostrare che, al di là dei luoghi comuni, è fortissimo il nostro senso di appartenza, il legame con questa istituzione che sentiamo nostra e per la quale siamo disposti a spendere il nostro tempo e la nostra fatica. Aspetto – conclude Radoccia – il vostro riscontro, facendo affidamento su una massiccia adesione”.