Dal 1 agosto alcuni presidi di guardia medica nella provincia dell’Aquila: Campo di Giove, Pizzoli e Gioia dei Marsi verranno chiusi, così come previsto dal decreto del Commissario per il rientro dal debito sanitario, n.61 del 28 agosto 2013. Lo ha comunicato il direttore generale ai medici che operano presso le sedi del servizio di continuità assistenziale (guardie mediche) della Asl L’Aquila-Avezzano-Sulmona.
Se questo è il biglietto da visita della nuova maggioranza di centro sinistra, guidata dal Governatore D’Alfonso, non c’è da fare sonni tranquilli per i cittadini di Celenza Sul Trigno, Scerni, Cupello e San Vito. Potrebbe accadere che a breve, le prossime guardie mediche che chiuderanno saranno proprio le loro. Dunque sono già svanite nel nulla le promesse fatte in campagna elettorale dai candidati del centro sinistra, dallo stesso Governatore D’Alfonso e dall’ assessore Paolucci, nell’ assicurare ai cittadini dei piccoli comuni di montagna il mantenimento dei servizi sanitari sul territorio.
Rivolgendomi al Consigliere di centro sinistra, Mario Olivieri che giorni fa è intervenuto per difendere l’ospedale di Atessa, gli chiedo di attivarsi per difendere la guardia medica di Celenza Sul Trigno, comune dove alle ultime elezioni regionali il Consigliere Olivieri ha riportato circa 200 voti, e di spiegare all’assessore Paolucci e al Governatore D’Alfonso come la chiusura della guardia medica di Celenza Sul Trigno, rischia di penalizzare un territorio già “indebolito” da numerosi tagli ai servizi e che ha una popolazione mediamente più anziana rispetto alle città costiere, pertanto, più bisognosa di risposte alle domande di salute, paesi situati in area marginale e con una viabilità disastrata.
Provate a immaginare che disagio in inverno, in presenza di ghiaccio e neve per un cittadino di Celenza Sul Trigno, dover raggiungere il più vicino ospedale (Vasto) percorrendo tra andata e ritorno oltre 90 Km impiegando ottimisticamente 55’, anche 1 ora o dover aspettare l’intervento dell’unico medico di turno in servizio nella guardia medica di Palmoli, che dista da Celenza Sul Trigno tra andata e ritorno altre 40Km di strade piene di curve, buche, avvallamenti, interruzioni, senza illuminazione. Vi sembra giusto che i comuni di Palmoli e Carunchio, distanti tra loro meno di 9 Km, siano entrambi sedi di Guardia Medica mentre Celenza Sul Trigno, comune popoloso, con il nido, le scuole materne, scuole elementari e medie, Poste, banca, carabinieri, farmacia e una struttura sanitaria con numerosi ospiti e distante molti km sia da Gissi che da Vasto rimanga senza guardia medica?
Di fronte a questi dati, Consigliere Olivieri, non si può restare indifferenti, si deve intervenire con la massima urgenza per evitare che nelle prossime settimane o mesi, a chiudere per logiche politiche e non per valutazione di parametri, sia la guardia medica di Celenza Sul Trigno, che nel 2012 ha effettuato oltre 1500 prestazioni, pari al 4,6% di visite giornaliere a fronte delle altre guardie mediche che, come dichiarato dall’ex Governatore Chiodi in una interpellanza regionale, hanno effettuato il 3,6% di visite giornaliere.
Daniele Leone